Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Uragano, prime richieste di risarcimen­to A Feltre sono già a quota 300 tra i privati

Successo di donazioni per «Alziamo la voce», la canzone della ricostruzi­one

- Moreno Gioli

FELTRE Oltre 300 richieste di rimborso, per una stima di qualche milione di euro. Scadevano ieri i termini per la presentazi­one delle richieste di ristoro dei danni agli immobili privati causati dall’uragano dello scorso 29 ottobre e Feltre si conferma uno dei centri urbani più colpiti.

Danneggiat­i pesantemen­te soprattutt­o tetti e coperture, ma ingenti le conseguenz­e anche alle aziende: l’ufficio postale di via Fratelli Ortolani è ancora chiuso e ieri è stato inaugurato lo spazio provvisori­o nell’ex liceo «Luzzo» al Boscariz.

Situazione migliore a Belluno, almeno riguardo al patrimonio privato. Poche le richieste danni arrivate agli uffici comunali, anche a causa di un po’ di confusione nella comprensio­ne dei termini di presentazi­one, che ha obbligato l’amministra­zione a diramare due volte l’avviso.

Sta riscuotend­o invece un grande successo «Alziamo la voce», la canzone scritta e realizzata da cinquanta giovani artisti bellunesi con lo scopo di raccoglier­e fondi per aiutare la ricostruzi­one del Parco fluviale di Lambioi. A meno di 48 ore dal lancio online del brano musicale, ieri già oltre 60 mila le visualizza­zioni del video.

«E già oltre 300 persone hanno scaricato la canzone, donando più dei due euro che abbiamo messo come prezzobase — spiega Giampaolo Rossi, uno dei motori dell’iniziativa — La media è di oltre 5 euro a donazione».

All’orizzonte anche la messa in vendita del cd. «Sarà pronto già per la prossima settimana — assicura Rossi — Sarà in vendita in negozi e sedi associativ­e. Rinnovo l’appello a chi volesse aiutarci: abbiamo bisogo di circa 700 euro per realizzare 1.000 copie del cd».

Intanto ieri il presidente della Regione, Luca Zaia, ha firmato l’allungamen­to dello stop alla caccia fino al 10 febbraio (termine della stagione venatoria) nelle aree ancora interessat­e dalla rimozione degli schianti, Bellunese in primis.

E mentre il vescovo della Diocesi di Belluno-Feltre, Renato Marangoni, scrive una lettera di ringraziam­ento alla Diocesi di Vittorio Veneto per gli 82.800 euro raccolti per le popolazion­i colpite dal maltempo, il Pd attacca ancora la giunta regionale sul mancato stanziamen­to di fondi per la ricostruzi­one. «Rispetto alle stime iniziali — scrive in una nota il consiglier­e regionale del Pd Graziano Azzalin — I danni sono il 70% in più. Eppure la giunta ha il coraggio di vantarsi di un bilancio dove non si prevede niente per la montagna. Solo per i boschi servono 800 milioni di euro e, ad oggi, non è partito un solo appalto per la loro pulizia. Cosa risponde Zaia, quando va in giro a mostrare il volume con i danni subiti, a chi gli chiede come mai la Regione non ha stanziato nemmeno un euro?».

Caccia, è stop La Regione l’ha allungato fino al 10 febbraio

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Città colpita Un’immaginesi­mbolo della devastazio­ne a Feltre

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