Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Residenti in Zoldo e Cadore Guai se auto con targa estera
VAL DI ZOLDO Tempi duri per i gelatieri della Val di Zoldo e del Cadore: le loro auto sono a rischio. Le cose sono andate così: il governo ha introdotto nel decreto Sicurezza una norma che modifica il Codice della Strada, in base alla quale chi risiede in Italia non può avere un’auto targa straniera.
Una regola pensata per stanare i «furbetti delle multe», quelli che per anni sono sfuggiti alle sanzioni con lo stratagemma della targa di altri Paesi.
Il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli ha dichiarato trionfante che «con noi i furbetti hanno finito di fare i loro comodi: la norma è entrata da poco in vigore, ma già molte sono le persone che si stanno mettendo in regola e diverse quelle sanzionate».
A finire nei guai, però, sono anche i gelatieri. Emigranti in via non definitiva e onesti lavoratori che spendono la propria vita tra la gelateria di Francoforte e gli affetti familiari nei paesini dell’Alto Bellunese. Per esempio, è stata sequestrata l’auto di un conducente di Vigo di Cadore. Nel caso in cui non assolva ad alcune pratiche, sarà sequestrata.
«Anche lui è un gelatiere» afferma il sindaco di Val di Zoldo, Camillo De Pellegrin. Ma cosa si può fare? «Al di là delle nuova norma — continua De Pellegrin — il problema è che questi lavoratori non possono essere iscritti all’Aire, l’anagrafe degli italiani residenti all’estero: non si sono trasferiti in via definitiva, ma passano otto-nove mesi in Germania o altrove in Europa. Secondo la legge, per essere iscritti a questo elenco bisogna trascorrere almeno 12 mesi consecutivi all’estero, cosa che normalmente non accade».
Conclude il sindaco: «Si tratta di persone che hanno casa qui, famiglia qui. E se fossero tutte iscritte all’Aire, questi paesini risulterebbero svuotati. Classica norma scritta senza pensare alle conseguenze».