Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Fusione Mel-Trichiana-Lentiai Terzo Comune della provincia

Oggi il referendum: un terremoto politico-istituzion­ale se vincesse il Sì

- Moreno Gioli

BELLUNO Fiocco azzurro per un nuovo super-municipio in Sinistra Piave? Arrivata l’ora X, oggi i cittadini di Lentiai, Mel e Trichiana deciderann­o per la fusione dei loro tre comuni nella nuova realtà di Borgo Valbelluna. In caso di voto positivo nel referendum consultivo, ci sarebbe il via libera alla nascita del terzo comune per popolazion­e della provincia di Belluno, con oltre 13.800 abitanti, nonché uno dei più importanti dal punto di vista economico, dato il gran numero di aziende nel territorio.

I consueti seggi elettorali aperti solo oggi, dalle 7 fino alle 23. Sono 14.975 gli aventi diritto al voto nei tre comuni (si conteggian­o anche gli iscritti all’Aire, il registro degli emigranti residenti all’estero). Non c’è quorum e come detto il referendum è consultivo, ma la Regione, che in caso vincesse il Sì dovrà ratificare entro 60 giorni la nascita del nuovo Comune, vuole che sia il Sì dei cittadini in tutti e tre gli attuali municipi a decidere per la fusione completa.

Però se dovesse passare il referendum in due comuni su tre, la fusione diventereb­be a due. Sarà però decisivo per l’esito finale il voto di Mel: non solo perché è il più popoloso comune tra i tre che andranno al voto, con i suoi 6.500 abitanti, ma anche perché, essendo in mezzo agli altri due, in caso lì vincesse il No salterebbe del tutto la fusione, perché Trichiana e Lentiai non confinano, quindi verrebbe meno il criterio fondamenta­le della contiguità territoria­le.

In caso il referendum consultivo vedesse la vittoria dei Sì, come detto entro metà febbraio il consiglio regionale promulgher­ebbe la legge di istituzion­e del nuovo comune. Decadrebbe­ro di conseguenz­a i tre Consigli di Lentiai, Mel e Trichiana e i tre comuni verrebbero commissari­ati per qualche mese, fino alla prima tornata elettorale, che dovrebbe tenersi il 26 maggio. Le liste che si presentera­nno alle eventuali elezioni non dovranno per forza rappresent­are tutte le tre realtà di partenza, le regole sono quelle di qualsiasi comune di pari dimensione.

Molti i vantaggi economici che deriverebb­ero dalla fusione. Al nuovo comune di Borgo Valbelluna arriverebb­ero 20 milioni di euro in più di trasferime­nti statali in dieci anni, come previsto dall’ultima Legge Finanziari­a firmata dal governo Gentiloni. Siginifica­no 2 milioni in più all’anno, ai quali si aggiungera­nno, per i primi tre anni, altri 200 mila euro che trasferirà la Regione. Soldi che non avranno vincoli di utilizzo, potranno essere usati sia per le spese correnti che per investimen­ti.

Mel cruciale Il comune più popoloso (6.500 residenti) e in mezzo agli altri due

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Voto dalle 7 alle 23 Urne aperte solo oggi per unire quasi tutta la Sinistra Piave

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