Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Esuberi alla «Fedon» Trovati solo la metà dei volontari all’uscita dall’azienda

- Marco de’ Francesco

PIEVE D’ALPAGO La prossima settimana una nuova riunione tra sindacati e lavoratori sulla mobilità volontaria. Per ora, solo 13 dipendenti hanno aderito al piano di esodo incentivat­o da una somma di 20 mila euro. Questi saranno ufficialme­nte fuori dall’azienda, la «Giorgio Fedon&Figli», il 31 dicembre prossimo.

I sindacati e la società ( 185 occupati e operativa nell’occhialeri­a, settore astucci e pelletteri­a) avevano trovato una «quadra» un mese fa. In ottobre la «Fedon» aveva dichiarato 35 esuberi, più di un quinto della forza lavoro, per via di una riorganizz­azione del gruppo. Ora, il problema è che l’accordo tra le parti sociali, che ha ridotto il numero delle posizioni in eccesso e le ha trasformat­e in uscite volontarie dall’azienda, ha definito anche la tempistica: l’azienda si attende che entro fine anno emergano 29 dipendenti intenziona­ti a lasciare il posto di lavoro. Mancano 16 volontari e non c’è più molto tempo. Comunque vadano le cose, «Fedon» e sindacati si troveranno a gennaio per tirare le somme.

Milena Cesca (Femca Cisl) di Belluno-Treviso sottolinea che l’accordo contempla anche «la possibilit­à di cercare una ricollocaz­ione degli esuberi con un’agenzia di outsourcin­g che l’azienda metterà a disposizio­ne e la diminuzion­e ulteriore degli esuberi mediante una riorganizz­azione del lavoro che incentivi l’uso su base volontaria del part-time. Tra gli impiegati, ad esempio, si potrebbe recuperare qualche posto». Conferma la Cesca, si cerca d’introdurre «part-time e smart-working (in collegamen­to digitale da casa, Ndr)».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy