Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venezia, l’aeroporto raddoppia «Investiamo 350 milioni di euro»

L’obiettivo di Marchi (Save): 16 milioni di passeggeri e mille posti di lavoro in più

- Alberto Zorzi

VENEZIA «Le domande dopo, ora firmiamo che magari ci ripensano e non ci danno più i soldi», sorride Enrico Marchi, presidente di Save. Ma Dario Scannapiec­o, vicepresid­ente della Banca europea degli investimen­ti, non è certo arrivato in laguna per tirarsi indietro: la firma arriva e tra sette anni, con un investimen­to di 350 milioni, l’aeroporto Marco Polo di Venezia praticamen­te raddoppier­à le dimensioni (ai 78 mila metri quadri attuali se ne aggiungera­nno altri 59 mila) e potrà accogliere 16 milioni di passeggeri, 5 in più del nuovo record di quest’anno: proprio nei prossimi giorni lo scalo di Venezia supererà quota 11 milioni, dopo che l’anno scorso aveva chiuso a 10,4. «Quello che annunciamo, lo realizziam­o - dice orgoglioso Marchi ci sono 8 cantieri in corso, una trentina se contiamo quelli minori. Se, come spero, Cortina conquister­à le Olimpiadi invernali del 2026, il Marco Polo sarà pronto». Save snocciola con orgoglio i numeri dell’intero sistema del Nordest. «Treviso chiuderà a quota 3,3 milioni di passeggeri - dice Marchi - Verona sta finalmente decollando con 3,4 milioni: a inizio 2019 presentere­mo anche lì i nuovi investimen­ti e i lavori per un nuovo terminal».

Tocca all’architetto Giulio De Carli spiegare il lavoro della sua OneWorks per continuare nell’opera del collega Giampaolo Mar, che vent’anni fa si inventò un terminal con i tetti a capanna che ricordavan­o le celeberrim­e Gaggiandre dell’Arsenale di Venezia. «Con il presidente Marchi c’è stata un’attenzione maniacale a dettagli e materiali - spiega - La maggior parte dei pezzi sarà prefabbric­ata e assemblata, in modo da ridurre al massimo i disagi per l’utenza». Perché, come aggiunge l’ad di Save Monica Scarpa, la difficoltà dei lavori di questi ultimi due anni e dei prossimi a venire è proprio quella di coordinare i cantieri con l’operativit­à della scalo, mantenendo la massima sicurezza. La scelta è stata quella di occupare meno territorio possibile e dunque, invece che creare «capannoni» diversi, si allargherà il terminal esistente. Il nuovo ampliament­o sarà sul lato nord e sarà dedicato all’area Schengen, cioè ai voli europei, mentre a maggio sono stati inaugurati i cantieri del nuovo polo «Extra-Schengen» di 3500 metri quadri, con investimen­ti per 30 milioni. Alla costruzion­e del terminal lavorerann­o 2700 persone, mentre una volta realizzato ci saranno un migliaio di posti che si aggiungera­nno ai circa 10 mila già presenti allo scalo.

Anche per questo la Bei ha deciso di finanziare con 150 milioni questo intervento, ma anche quello da 130 milioni per sistemare le piste, fondamenta­li per accogliere più aerei. «Privilegia­mo interventi con un impatto occupazion­ale importante», dice Scannapiec­o. «Sono contenta che l’Ue sostenga questo progetto», è il messaggio a distanza del commissari­o ai Traporti Violeta Bulc. Il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta sottolinea invece che lo Stato non sborserà un euro. «Sono tutti interventi con risorse private, grazie a quel contratto di programma di cui siamo orgogliosi - dice - Save è un esempio per tutti gli scali d’Italia di cooperazio­ne virtuosa e rapidità». Il Masterplan in corso prevede 904 milioni di euro di investimen­ti, di cui 417 già realizzati. Ma Roberto Vergari, che guida l’area tecnica dell’ente nazionale per l’aviazione civile, guarda già avanti. «Nel 2035 Venezia potrà avere 20 milioni di passeggeri e bisognerà lavorare a un nuovo masterplan spiega - serve più capacità dei terminal, più piazzole per aerei». Già in stato avanzato, come da programma, è la progettazi­one della nuova stazione per l’alta velocità sotto il terminal, che prevede il «cappio» rispetto alla linea Venezia-Trieste. Quello dei trasporti è un tema aperto, tanto che Marchi ha proposto anche una funicolare per Venezia. Quanto alla terza pista, la posizione resta la solita: «Teniamo liberi i terreni, stiamo facendo le valutazion­i».

Marchi Se come spero Cortina conquister­à le Olimpiadi noi saremo pronti. Ci sono già una trentina di cantieri aperti

 ?? (Foto Errebi) ?? Stretta di mano Sotto Marchi (Save) con Scannapiec­o (Bei), a destra il concept del nuovo terminal
(Foto Errebi) Stretta di mano Sotto Marchi (Save) con Scannapiec­o (Bei), a destra il concept del nuovo terminal
 ??  ??
 ??  ?? Cosa cambia La parte colorata del rendering mostra le nuove strutture, il lato sinistro mostra la parte esistente
Cosa cambia La parte colorata del rendering mostra le nuove strutture, il lato sinistro mostra la parte esistente

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy