Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Venezia, l’aeroporto raddoppia «Investiamo 350 milioni di euro»
L’obiettivo di Marchi (Save): 16 milioni di passeggeri e mille posti di lavoro in più
VENEZIA «Le domande dopo, ora firmiamo che magari ci ripensano e non ci danno più i soldi», sorride Enrico Marchi, presidente di Save. Ma Dario Scannapieco, vicepresidente della Banca europea degli investimenti, non è certo arrivato in laguna per tirarsi indietro: la firma arriva e tra sette anni, con un investimento di 350 milioni, l’aeroporto Marco Polo di Venezia praticamente raddoppierà le dimensioni (ai 78 mila metri quadri attuali se ne aggiungeranno altri 59 mila) e potrà accogliere 16 milioni di passeggeri, 5 in più del nuovo record di quest’anno: proprio nei prossimi giorni lo scalo di Venezia supererà quota 11 milioni, dopo che l’anno scorso aveva chiuso a 10,4. «Quello che annunciamo, lo realizziamo - dice orgoglioso Marchi ci sono 8 cantieri in corso, una trentina se contiamo quelli minori. Se, come spero, Cortina conquisterà le Olimpiadi invernali del 2026, il Marco Polo sarà pronto». Save snocciola con orgoglio i numeri dell’intero sistema del Nordest. «Treviso chiuderà a quota 3,3 milioni di passeggeri - dice Marchi - Verona sta finalmente decollando con 3,4 milioni: a inizio 2019 presenteremo anche lì i nuovi investimenti e i lavori per un nuovo terminal».
Tocca all’architetto Giulio De Carli spiegare il lavoro della sua OneWorks per continuare nell’opera del collega Giampaolo Mar, che vent’anni fa si inventò un terminal con i tetti a capanna che ricordavano le celeberrime Gaggiandre dell’Arsenale di Venezia. «Con il presidente Marchi c’è stata un’attenzione maniacale a dettagli e materiali - spiega - La maggior parte dei pezzi sarà prefabbricata e assemblata, in modo da ridurre al massimo i disagi per l’utenza». Perché, come aggiunge l’ad di Save Monica Scarpa, la difficoltà dei lavori di questi ultimi due anni e dei prossimi a venire è proprio quella di coordinare i cantieri con l’operatività della scalo, mantenendo la massima sicurezza. La scelta è stata quella di occupare meno territorio possibile e dunque, invece che creare «capannoni» diversi, si allargherà il terminal esistente. Il nuovo ampliamento sarà sul lato nord e sarà dedicato all’area Schengen, cioè ai voli europei, mentre a maggio sono stati inaugurati i cantieri del nuovo polo «Extra-Schengen» di 3500 metri quadri, con investimenti per 30 milioni. Alla costruzione del terminal lavoreranno 2700 persone, mentre una volta realizzato ci saranno un migliaio di posti che si aggiungeranno ai circa 10 mila già presenti allo scalo.
Anche per questo la Bei ha deciso di finanziare con 150 milioni questo intervento, ma anche quello da 130 milioni per sistemare le piste, fondamentali per accogliere più aerei. «Privilegiamo interventi con un impatto occupazionale importante», dice Scannapieco. «Sono contenta che l’Ue sostenga questo progetto», è il messaggio a distanza del commissario ai Traporti Violeta Bulc. Il direttore generale dell’Enac Alessio Quaranta sottolinea invece che lo Stato non sborserà un euro. «Sono tutti interventi con risorse private, grazie a quel contratto di programma di cui siamo orgogliosi - dice - Save è un esempio per tutti gli scali d’Italia di cooperazione virtuosa e rapidità». Il Masterplan in corso prevede 904 milioni di euro di investimenti, di cui 417 già realizzati. Ma Roberto Vergari, che guida l’area tecnica dell’ente nazionale per l’aviazione civile, guarda già avanti. «Nel 2035 Venezia potrà avere 20 milioni di passeggeri e bisognerà lavorare a un nuovo masterplan spiega - serve più capacità dei terminal, più piazzole per aerei». Già in stato avanzato, come da programma, è la progettazione della nuova stazione per l’alta velocità sotto il terminal, che prevede il «cappio» rispetto alla linea Venezia-Trieste. Quello dei trasporti è un tema aperto, tanto che Marchi ha proposto anche una funicolare per Venezia. Quanto alla terza pista, la posizione resta la solita: «Teniamo liberi i terreni, stiamo facendo le valutazioni».
Marchi Se come spero Cortina conquisterà le Olimpiadi noi saremo pronti. Ci sono già una trentina di cantieri aperti