Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Insieme per una notte
Morgan, reunion con Andy al Goldoni di Venezia per suonare David Bowie
Rimettere insieme, ancora una volta, i Bluvertigo sembrava una «mission impossible».
A farlo accadere, per una notte, ci riuscirà solo una strana coppia formata da David Bowie e Venezia. Quella fissata il 9 gennaio al teatro Goldoni di Venezia non sarà una vera e propria reunion della band simbolo degli anni Novanta, ma sul palco ci sarà Morgan e Andy, i due fondatori dei Bluvertigo, assieme alla band de The White Dukes per un concerto nel nome di Bowie (ore 21, info www.teatrostabileveneto.it).
«Eseguire la musica di David Bowie a Venezia ha un senso, è quasi dovuto – spiegano i due artisti - li accomunano la bellezza immortale, la “creatività libera ed estrema”, la teatralità intrinseca e quell’essenza tra Eros e Thanatos che li mitizza. Bowie amava questa città così surreale e unica, potente eppure fragile, decadente e sperimentale; la capiva, la godeva, la assorbiva».
Andy e Morgan hanno deciso di incentrare il live sul periodo più fecondo e poliedrico di Bowie, quello che va dal 1971 al 1997 e che comprende dischi, solo per citarne alcuni come “Hunky Dory”, “The rise and fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, “Aladdin Sane”, “Diamond dogs”, “Heroes”, “Let’s dance”, i due “Tin machine”, “Black tie white noise” e “Earthling”.
Nella musica e nella messa in scena della stessa, i Bluvertigo devono molto a Bowie. Un amore portato avanti anche nelle carriere soliste dei due fondatori; Morgan con alcune lezioni concerto sul Duca Bianco, Andy con The White Dukes con una tournée che, da un paio di anni, riempie teatri e piazze di mezz’Italia.
«Con Bowie ci siamo sfiorati quando abbiamo avuto possibilità di suonare con i Bluvertigo prima di lui al Lucca Summer Festival del 2002 – ci aveva raccontato Andy - una fortuna in più è stato che dovevano esserci i Travis tra noi e Bowie, ma si fece male il batterista e così abbiamo suonato proprio prima di lui. Nei backstage è stato un onore conoscere i suoi musicisti, ma Bowie ci è solo sfrecciato davanti: aveva un’energia che muoveva le pareti».
L’esibizione di Andy, Morgan e i White Dukes vuole essere la condivisione da parte di due artisti che si riconoscono con Bowie in una forma d’arte contaminata che si può definire “teatro del rock”.
A sottolineare questa visione particolare, sul palco salirà anche performer il Principe Maurice che, nei panni del narratore, accompagnerà questo viaggio musicale attraverso le tante anime di uno degli artisti più iconici, controversi e affascinanti degli ultimi 50 anni.