Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ruspa sui tubi Cortina al gelo «Danno grave»
Ospedale, casa di riposo, scuole e alberghi per ore senza riscaldamento
CORTINA La rottura di una condotta del gas, provocata da una ruspa durante i lavori di risistemazione della Alemagna in vista dei Mondiali di sci del 2021, ha lasciato al gelo Cortina, ieri. Nonostante l’intervento di venti uomini da parte di Bim, il consorzio che gestisce il metano, molte case sono ancora al freddo. È stato invece ripristinato il servizio in ospedale e nella casa di riposo.
CORTINA D’AMPEZZO Coloro che siedono su un escavatore e manovrano il potente braccio meccanico graffiando e sollevando la terra non devono avere la precisione e la delicatezza di un chirurgo.
Ma ieri mattina la piccola distrazione di un operaio dell’impresa campana Consorzio Stabile Sac, che lavora per conto di Anas, ha messo in ginocchio Cortina. Il braccio dell’escavatore ha colpito un tubo del gas in località Acquabona, lungo la statale 51 di Alemagna, innescando una serie di eventi che per un attimo ha fatto tornare il Bellunese indietro nel tempo, fino a quei giorni grigi di fine ottobre e inizio novembre quando acqua, luce e strade sono state sopraffatte da un’alluvione eccezionale.
Ieri i dipendenti Anas e i vigili del fuoco sono intervenuti subito e la strada è stata chiusa per un paio d’ore con deviazioni in prossimità dell’incidente. Nel frattempo tutte le strutture pubbliche e private che adoperano il gas metano, compresi l’ospedale Codivilla Putti, la casa di riposo Angelo Majoni, gli alberghi e le scuole, sono rimaste al freddo con termosifoni e fornelli spenti.
Il presidente di Federalberghi Veneto Marco Michielli ha provato a smorzare la tensione e a rassicurare i turisti spiegando che «fosse successo in una metropoli come Milano la notizia di un tubo del gas danneggiato da un opera- io maldestro non avrebbe fatto tanto rumore».
Eppure la situazione è apparsa subito grave anche a Bim Belluno Infrastrutture, la società che ha in gestione il servizio di gas metano provinciale e che ha messo a disposizione una ventina di uomini per riparare il guasto stimando un tempo d’intervento dalle 7 alle 24 ore. «Nel pomeriggio abbiamo predisposto un by-pass provvisorio grazie a cui la rete di media pressione è stata rialimentata – ha spiegato la società –. Più complicate, invece, saranno le operazioni in cascata che interesseranno le utenze in bassa pressione per le quali è necessario, per motivi di sicurezza, riattivare l’intera rete procedendo utenza per utenza. La riapertura avrà inizio a partire da domani (oggi per chi legge, ndr) ma, purtroppo, l’erogazione non sarà garantita a tutti».
L’intervento è molto delicato a causa della dimensione della condotta, circa 200 millimetri, e l’elevata pressione del gas in rete. Tuttavia gli edifici pubblici sensibili sono stati coperti. «Noi abbiamo un sistema di emergenza che ci permette di affrontare ogni situazione – ha spiegato Guido Sattin, dirigente medico del Codivilla –. Vicino alle caldaie a metano abbiamo quelle a gasolio. E per la cucina ci sono delle riserve di gas. È la normalità: dobbiamo garantire la continuità di tutte le operazioni».
Qualche disagio in più per la casa di riposo che è rientrata in pieno regime solo verso le 17. «Rimangono tutte le utenze private che utilizzano gas metano – ha chiarito ieri sera il primo cittadino di Cortina, Giampietro Ghedina –. Speriamo che la situazione si risolva al più presto. Chi ha bisogno di un pasto caldo può recarsi alla casa di riposo. I lavori sull’Alemagna, dove è accaduto l’incidente, fanno parte del Piano straordinario per l’accessibilità a Cortina 2021. Quell’intervento serve a sistemare località Acquabona dal punto di vista idrogeologico a causa della frana del Sorapis che incombe dall’alto».
Michielli Fosse successo a Milano, non avrebbe fatto rumore