Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ponte Morandi, campate made in Veneto
Per i lavori di ricostruzione Fincantieri si affida alla controllata Cordioli di Valeggio
VERONA Ai tempi d’oro, la Cordioli di Valeggio sul Mincio contava circa 190 dipendenti. Specializzata in carpenteria pesante, era impegnata in alcuni dei più grandi cantieri d’Italia, dalla Nuvola di Fuksas a Roma all’Expo di Milano, dal Mose di Venezia all’Autobrennero. Poi, è arrivata la crisi. Il Gruppo Industriale Tosoni (Git) di cui faceva parte è finito sotto la tutela del Tribunale fallimentare, e le varie aziende della galassia sono state messe in vendita.
Alla prima asta, nessuna offerta era pervenuta per la Cordioli, alla seconda si è fatta avanti Fincantieri Infrastructures, società del colosso pubblico della cantieristica (soprattutto) navale. L’aggiudicazione provvisoria è dello scorso 2 agosto.
Nessuno poteva immaginare che da lì a poco Cordioli avrebbe assunto una nuova centralità, impensabile al momento dell’offerta. Dopo il crollo del ponte Morandi, il 14 agosto, il governo (soprattutto nell’ala Cinque Stelle) ha iniziato a indicare in Fincantieri il candidato principe alla ricostruzione. E l’amministratore delegato Giuseppe Bono, a chi gli faceva notare che il suo gruppo fa navi e non ponti, a più riprese ricordava quella recente aggiunta dalla provincia veronese. La Cordioli, appunto, che nella sua storia si occupata delle costruzioni di campate per ponti e cavalcavia.
L’operazione di acquisizione è stata finalizzata all’inizio di ottobre. Ieri, alla notizia che sarà la cordata Salini Impregilo-Fincantieri a ricostruire il ponte crollato, è arrivata la conferma che «per realizzare le strutture in acciaio», oltre al cantiere di Genova-Sestri Ponente, verrà utilizzato anche «lo stabilimento di Valeggio sul Mincio».
Il piano di rilancio di Fincantieri per Cordioli era estremamente prudente. Prevedeva una ripartenza dello stabilimento con appena una ventina di operai subito più altri cinque nel corso del biennio, a fronte dei 67 da ricollocare. La Fiom, già nelle scorse settimane, aveva fatto notare che simili previsioni occupazionali mal si conciliavano con i piani per Cordioli. Ora, con in mano una commessa da 202 milioni di euro e tempi stretti per il completamento dell’opera (si parla di un cantiere da completare in dodici mesi), è possibile che lo stabilimento di Valeggio venga oltremodo potenziato.