Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’Imoco scivola in coppa
Champions amara Le Pantere cadono pesantemente in Germania nel secondo turno Conegliano a corto di energie e idee. Santarelli rivoluziona il sestetto ma la debacle resta
SCHWERIN Un brutto scivolone. Di quelli da far suonare tutti gli allarmi del caso. L’Imoco cade pesantemente in Germania nella seconda giornata della Champions League e vede complicarsi il cammino in Europa. Contro le campionesse di Germania le Pantere di Daniele Santarelli subiscono un 3-0 preoccupante: non solo per il risultato, quanto per come è maturato.
Conegliano è apparsa in riserva di energie e di idee, ma soprattutto priva di quel «killer istinct» che ne aveva caratterizzato i primi mesi di una stagione che ora sta vivendo il suo momento più difficile. Senza Nagaoka e Easy, e con le nazionali che iniziano a sentire la fatica della lunga estate del Mondiale, l’Imoco non riesce a dare continuità di rendimento e di gioco, permettendo alla squadra teutonica di vivere la classica serata indimenticabile.
Alla Palmberg Arena infatti c’è il clima delle grandissime occasioni, tutti i seggiolini sono pieni e il tifo è alle stelle: un ambiente che non dovrebbe certo spaventare le Pantere, che infatti partono forte rispondendo colpo su colpo alla voglia dello Schwerin. È un primo set che entrerà di diritto nella storia gialloblù per l’intensità e soprattutto la durata eterna: si gioca infatti per ed è qui che in realtà cambia la partita. Schwerin trova l’allungo vincente e si aggiudica il primo set.
Il parziale perso fa male alle pantere che tornano sul mondoflex tedesco decisamente provate più mentalmente che fisicamente: come un pugile colpito duro, l’Imoco prova a stare in piedi, ma dall’altra parte lo Schwerin non si lascia pregare e punisce con precisione con i colpi di Adams che non riesce a essere neutralizzata dal muro gialloblù. Santarelli prova a ruotare il sestetto con l’ingresso di Tirozzi e Samadan, ma la musica non cambia, anzi, diventa un monologo tedesco che scalda ancora di più l’atmosfera.
Spalle al muro , finalmente si vede giocare la vera Imoco: è un terzo quarto che dà la sensazione che le Pantere possano riprendere in mano le redini dell’incontro. Hill e Fabris picchiano con precisione e Conegliano vola sul 14-19: all’orizzonte sembra esserci il quarto set, e invece è solo un’illusione, perché l’Imoco smette di giocare e in campo si vede solo l’armata tedesca. È un parziale mostruoso quello che le Pantere subiscono nonostante i timeout di Santarelli: finisce nel tripudio tedesco e fra i dubbi di una Conegliano smarrita.