Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Tumore e cure spiegati con le vignette
PADOVA Sei libretti a fumetti per spiegare il tumore, le cure e i progressi della ricerca lanciati dall’Istituto oncologico veneto.
PADOVA Il corpo umano? Una fabbrica di dolci con un sistema di controllo, le difese immunitarie. Le mutazioni provocate dal tumore? Un’orchestra che stona se nello spartito ci sono degli errori. E il Dna? Un grattacielo, in cui ogni cellula è un appartamento con dimensioni e funzioni diverse. E poi ci sono i progressi della ricerca, che un secolo fa viaggiava su una macchina ormai d’epoca e oggi su una Ferrari; la fatica dello scienziato, ogni giorno costretto a trovare l’uscita dal labirinto della malattia; e il puzzle tra ricerca di base, ricerca clinica e altri saperi e scoperte. E’ l’oncologia a fumetti lanciata dall’Istituto oncologico veneto di Padova per rendere comprensibile a tutti, partendo dai giovanissimi, l’importanza della prevenzione, una parola che fa ancora tanta paura cioè «tumore», le cure e i nuovi traguardi della scienza.
Il progetto si chiama «L’oncologia spiegata-La ricerca a vignette» e traduce tutti questi concetti in sei libretti illu- strati che da ieri al 19 marzo saranno distribuiti, a distanza di una settimana l’uno dall’altro, dai supermercati Alì e dai due Interspar interni ai centri commerciali «Ipercity» di Albignasego e «Le Brentelle» di Rubano in 246mila copie. Si possono trovare anche all’Ufficio pubbliche relazioni del Comune e leggere sul sito e sulla pagina Facebook dello Iov, sui portali di Croce Rossa, Ordine dei Medici e Uisp di Padova, tutti partner dell’ini-
Opocher Abbiamo realizzato sei volumi a vignette per spiegarlo a tutti
ziativa. «L’idea mi è venuta un anno fa, mentre leggevo il lavoro di una nostra ricercatrice — spiega il professor Giuseppe Opocher, direttore scientifico dello Iov —. Mi sono detto: mi piacerebbe tradurlo in un linguaggio comprensibile a tutti, per far passare il valore della ricerca, che compie continui passi avanti, con concetti semplici. Spesso infatti la concezione che la società ha del tumore corrisponde a informazioni superate. E allora ho
Gavagnin Per me, illustratore di satira politica, è stata una bella sfida
avviato un gruppo di lavoro, allargato all’esperta di comunicazione scientifica Elisabetta Mutto Accordi e al vignettista Marco Gavagnin, che in un anno ha tradotto l’intuizione iniziale in tavole a colori. Se andrà bene, il progetto potrà essere replicato». Magari con l’aiuto di uno sponsor, dato che questo primo lancio è costato all’Istituto 40mila euro.
I sei «booklet» sono introdotti da una figura narrante, una dottoressa, e da una lente di ingrandimento, simbolo della sintesi tra indagine, ricerca e capacità di apprendimento. «Siamo partiti da informazioni di base, come il funzionamento della cellula — illustra Mutto Accordi — ma abbiamo anche raccontato le sfide della ricerca e i traguardi raggiunti finora nella lotta al cancro. Non è un’iniziativa rivolta ai pazienti, per i quali la comunicazione è diversa». «Per me, che mi occupo di satira politica e che di oncologia non so nulla, è stata una sfida entusiasmante, un triplo salto mortale — confessa Gavagnin —. Nel senso che abbiamo dovuto tradurre conoscenze scientifiche prima in parole di immediata comprensione per tutti e poi in immagini. Un lavoro corale che spero continui».
E che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Medici e il supporto del Comune di Padova. Dice Si l vi a Giralucci, consigliere delegato alla «Rete Città Sane» dell’Oms: «Spesso un malato di tumore si trova ad affrontare da solo quanto gli sta accadendo, perchè le persone a lui vicine non sono preparate ad affrontare una realtà che resta un tabù. L’oncologia a fumetti può servire a infrangerlo e auspico che venga estesa all’illustrazione delle terapie».