Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Tumore e cure spiegati con le vignette

- Di Michela Nicolussi Moro

PADOVA Sei libretti a fumetti per spiegare il tumore, le cure e i progressi della ricerca lanciati dall’Istituto oncologico veneto.

PADOVA Il corpo umano? Una fabbrica di dolci con un sistema di controllo, le difese immunitari­e. Le mutazioni provocate dal tumore? Un’orchestra che stona se nello spartito ci sono degli errori. E il Dna? Un grattaciel­o, in cui ogni cellula è un appartamen­to con dimensioni e funzioni diverse. E poi ci sono i progressi della ricerca, che un secolo fa viaggiava su una macchina ormai d’epoca e oggi su una Ferrari; la fatica dello scienziato, ogni giorno costretto a trovare l’uscita dal labirinto della malattia; e il puzzle tra ricerca di base, ricerca clinica e altri saperi e scoperte. E’ l’oncologia a fumetti lanciata dall’Istituto oncologico veneto di Padova per rendere comprensib­ile a tutti, partendo dai giovanissi­mi, l’importanza della prevenzion­e, una parola che fa ancora tanta paura cioè «tumore», le cure e i nuovi traguardi della scienza.

Il progetto si chiama «L’oncologia spiegata-La ricerca a vignette» e traduce tutti questi concetti in sei libretti illu- strati che da ieri al 19 marzo saranno distribuit­i, a distanza di una settimana l’uno dall’altro, dai supermerca­ti Alì e dai due Interspar interni ai centri commercial­i «Ipercity» di Albignaseg­o e «Le Brentelle» di Rubano in 246mila copie. Si possono trovare anche all’Ufficio pubbliche relazioni del Comune e leggere sul sito e sulla pagina Facebook dello Iov, sui portali di Croce Rossa, Ordine dei Medici e Uisp di Padova, tutti partner dell’ini-

 Opocher Abbiamo realizzato sei volumi a vignette per spiegarlo a tutti

ziativa. «L’idea mi è venuta un anno fa, mentre leggevo il lavoro di una nostra ricercatri­ce — spiega il professor Giuseppe Opocher, direttore scientific­o dello Iov —. Mi sono detto: mi piacerebbe tradurlo in un linguaggio comprensib­ile a tutti, per far passare il valore della ricerca, che compie continui passi avanti, con concetti semplici. Spesso infatti la concezione che la società ha del tumore corrispond­e a informazio­ni superate. E allora ho

 Gavagnin Per me, illustrato­re di satira politica, è stata una bella sfida

avviato un gruppo di lavoro, allargato all’esperta di comunicazi­one scientific­a Elisabetta Mutto Accordi e al vignettist­a Marco Gavagnin, che in un anno ha tradotto l’intuizione iniziale in tavole a colori. Se andrà bene, il progetto potrà essere replicato». Magari con l’aiuto di uno sponsor, dato che questo primo lancio è costato all’Istituto 40mila euro.

I sei «booklet» sono introdotti da una figura narrante, una dottoressa, e da una lente di ingrandime­nto, simbolo della sintesi tra indagine, ricerca e capacità di apprendime­nto. «Siamo partiti da informazio­ni di base, come il funzioname­nto della cellula — illustra Mutto Accordi — ma abbiamo anche raccontato le sfide della ricerca e i traguardi raggiunti finora nella lotta al cancro. Non è un’iniziativa rivolta ai pazienti, per i quali la comunicazi­one è diversa». «Per me, che mi occupo di satira politica e che di oncologia non so nulla, è stata una sfida entusiasma­nte, un triplo salto mortale — confessa Gavagnin —. Nel senso che abbiamo dovuto tradurre conoscenze scientific­he prima in parole di immediata comprensio­ne per tutti e poi in immagini. Un lavoro corale che spero continui».

E che ha ottenuto il patrocinio dell’Ordine dei Medici e il supporto del Comune di Padova. Dice Si l vi a Giralucci, consiglier­e delegato alla «Rete Città Sane» dell’Oms: «Spesso un malato di tumore si trova ad affrontare da solo quanto gli sta accadendo, perchè le persone a lui vicine non sono preparate ad affrontare una realtà che resta un tabù. L’oncologia a fumetti può servire a infrangerl­o e auspico che venga estesa all’illustrazi­one delle terapie».

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Direttore scientific­o Giuseppe Opocher
 ?? (foto Bergamasch­i) ?? Nella foto grande i sei booklet a vignette, frutto di un anno di lavoro di un team di esperti dell’Istituto oncologico veneto. Accanto il direttore scientific­o, professor Giuseppe Opocher
(foto Bergamasch­i) Nella foto grande i sei booklet a vignette, frutto di un anno di lavoro di un team di esperti dell’Istituto oncologico veneto. Accanto il direttore scientific­o, professor Giuseppe Opocher
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L’Oncologia a fumetti

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