Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Molti i no del governo specie su infrastrut­ture sanità e ambiente Via libera sulla scuola

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maggior coinvolgim­ento di Palazzo Balbi nella gestione del porto di Venezia e degli aeroporti ma ha rispedito al mittente, oltre alla completa regionaliz­zazione di questi ultimi, la richiesta del governator­e Luca Zaia che fosse la giunta, sentito il ministero, a nominare il presidente del Porto (oggi è il contrario).

Venezia

Il ministero delle Infrastrut­ture attribuisc­e alla Regione le potestà esercitate finora dallo Stato tramite il Magistrato alle acque (ora il Provvedito­rato per le opere pubbliche) ma dice no all’istituzion­e di una struttura regionale di monitoragg­io del Mose (la manutenzio­ne delle dighe mobili, aveva comunque ribadito Palazzo Balbi nella sua proposta, è e rimane dello Stato).

Energia

Su questo capitolo sembrano aver fatto breccia le perplessit­à di Confindust­ria, che più volte ha auspicato il permanere di una «supremazia statale» in materia. La Regione non avrà le funzioni per quanto attiene la produzione, il trasporto e la distribuzi­one (leggasi elettrodot­ti) né quella relative alla prospezion­e e alla coltivazio­ne di idrocarbur­i (leggasi trivelle). Non se ne parla neanche di regionaliz­zare il gettito dell’accisa sul gas naturale rigassific­ato a Porto Viro, idea cullata da molto tempo sull’esempio di quel che accade in Basilicata con il petrolio.

Ambiente

Il ministro per l’Ambiente Sergio Costa ha acconsenti­to ad un a mpl i a men to delle competenze regionali in tema di rifiuti, anche speciali, e di bonifiche ma ha fatto muro sull’ipotesi di attribuire alla Regione un potere di veto sulla localizzaz­ione dei termoval ori z z ator i e su qualunque ipotesi di regionaliz­zare la procedura di Valutazion­e di Impatto Ambientale: a Venezia era ritenuto un punto qualifican­te dell’intesa, visto che avrebbe consentito di snellire notevolmen­te l’iter burocratic­o di alcuni cantieri, si pensi all’esperienza - negativa - di quelli per i Mondiali di sci del 2021 nel Bellunese.

Lavoro

Con espresso riferiment­o al reddito di cittadinan­za, il vicepremie­r Luigi Di

Maio ha detto sì al rafforzame­nto del sistema regionale dei servizi per il lavoro, delle funzioni in materia di collocamen­to e di incentivi per le assunzioni (i «navigator» potrebbero magari rivelarsi utili allo scopo). Nessuna apertura, invece, ad una più ampia autonomia nella gestione degli ammortizza­tori sociali e nell’istituzion­e di un fondo regionale per la cassa integrazio­ne.

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Il documento La bozza d’intesa, senza parere del ministero dell’Economia, è divisa in due parti: quel che i ministeri hanno accettato e ciò a cui hanno detto no

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