Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Logo «Dolomiti, monti di Venezia» Trento in trincea, Vantaggi lo difende

- M. G.

BELLUNO Lo slogan «Dolomiti, the mountains of Venice?». Giuliano Vantaggi, direttore della «Dmo Dolomiti», l’organismo che gestisce la promozione turistica per la provincia di Belluno è chiaro: «Scelta di marketing che farà bene a tutti». E cerca di smorzare i toni della polemica sollevata da Trento sulla scelta del Veneto di legare il nome delle montagne Patrimonio dell’umanità Unesco a Venezia, nel logo presentato domenica scorsa alla Bit, la Borsa internazio­nale del turismo a Milano: «Dolomiti, the mountains of Venice», appunto, per promuovere sul mercato internazio­nale le montagne bellunesi.

Una scelta che, per i trentini, annulla buona parte del lavoro di marketing territoria­le realizzato in dieci anni dalla Fondazione Dolomiti Unesco nelle tre regioni e nelle 5 province che compongono il sistema tutelato dall’organismo internazio­nale. «Un segno di arroganza veneta» attacca il consiglier­e provincial­e trentino del Pd Luca Zeni, che propone addirittur­a di ricorrere alla diffida. Ma questa è solo l’ultima uscita in ordine di tempo da parte di esponenti politici trentini, sia di maggioranz­a che di opposizion­e.

«Quel payoff non vuole essere un’appropriaz­ione — risponde Vantaggi — ed è scritto in inglese per spiegare ai turisti internazio­nali la vicinanza tra le due realtà. Le Dolomiti sono senza confini, un patrimonio unico che si può raggiunger­e da più parti, ma senza dubbio la parte più famosa è Venezia. I cinesi, ad esempio, si spostano con tour denominati Tour Eiffel&Gondola».

Per rafforzare la scelta del logo da parte della «Dmo Dolomiti» (per ironia della sorte ideato nel Piano marketing realizzato dalla bolzanina «Eurac» e finanziato con i Fondi per i comuni di confine con soldi della Provincia di Trento), Vantaggi spiega le parole d’ordine per il turista di oggi. «Le prime quattro parole che un turista conosce all’arrivo in aeroporto sono: Venezia, Unesco, Prosecco e Prima Guerra Mondiale. Questo payoff internazio­nale fa bene a tutte le Dolomiti, nessuno vuole appropriar­si di nulla. È solo un meccanismo di marketing per far capire che, nel giro di qualche giorno, si può soggiornar­e a Venezia e sulle Dolomiti. Noi cercheremo di estendere maggiormen­te i soggiorni in Provincia di Belluno come il Trentino la farà per sé».

La tesi

Il direttore della «Dmo»: marketing che farà bene a tutti

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