Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La richiesta di un bimbo «speciale» realizzata con una stampante 3D E il sogno si fa giocattolo
TREVISO Quanto può valere il sogno di un bambino? Quale valore può avere un gioco desiderato, introvabile perché non esiste in nessun luogo del mondo, e finalmente vero tra le sue mani? Non ha prezzo per un papà che vuole renderlo felice, e una stampante 3D può trasformare quel sogno in un camion giocattolo, bianco e arancione, con la scritta Eggman su un lato, un uomo-uovo sorridente, le sue belle ruote e i finestrini, perfetto, uguale a quello di un cartone animato. Come lo voleva lui. Il bambino di questa storia tenera e commovente è autistico, il suo film preferito è Toy Story: racconta un incanto di giocattoli che prendono vita, fra rivalità e amicizie. Per pochi secondi, appare un camion che nella narrazione non ha alcun impatto, attraversa la strada e non ricompare più. Ma quello è il camion dei sogni.
Oltre al desiderio di un bambino, ci vuole anche un papà che con tutte le sue forze cerca di realizzarlo. Ha portato quel fotogramma al laboratorio artigianale FabLab e ha chiesto il miracolo: un regalo per suo figlio. «Sono venuto a conoscenza di FabLab Treviso cercando su Internet ‘scansione e stampa 3D’ - spiega l’uomo -. Il risultato è ottimo da tutti i punti di vista: sia per quanto riguarda il prodotto, il tempo e il costo. L’idea è partita dal voler soddisfare la richiesta di un ragazzo autistico che non sapeva fare richieste, ma che ha imparato a farle, grazie a un oggetto per lui motivante che non si trovava sul mercato e che per merito della disponibilità e dinamicità dei ragazzi di FabLab è riuscito ad avere, ha potuto assemblarlo e costruirlo. Questo luogo è stato una scoperta “speciale” che ha contribuito a far felice un ragazzo “speciale” e il suo papà».
FabLab dal 2015 fa capo a Unis&F, la società di servizi e formazione del sistema Confindustriale di Treviso e Pordenone, e ha fatto una piccola magia. Grandissima, per quella famiglia, ma piccola se misurata sulle potenzialità degli strumenti e della tecnologia. I tecnici si sono messi al lavoro partendo dallo screenshot di un fotogramma con il camion in movimento, hanno elaborato un modello tridimensionale di un camion personalizzato e gli hanno dato vita con la stampante 3D.
«Oggi FabLab conta oltre un centinaio di iscritti - spiega Sabrina Carraro, presidente di Unis&F -, è nato proprio come punto di aggregazione dei nuovi creativi e artigiani digitali. Sempre più spesso le aziende si rivolgono al Lab, non solo per la realizzazione di prototipi a costi inferiori permessi dalla stampa 3D rispetto alle modalità tradizionali, ma anche per contribuire a sviluppare veri e propri prodotti».
Il laboratorio trevigiano ha già dato vita a molti progetti curiosi e originali: in via Venzone sono state realizzate le frecce di una moto Kawasaki d’epoca, il calco in silicone alimentare di un cameo di Antonio Canova per riprodurne l’immagine in cioccolato bianco per una torta, bocchette di aspirapolvere personalizzate, prototipi di nuove forme per le bottiglie di prosecco di una casa vitivinicola. È vero che la tecnologia migliora la vita in tanti ambiti, con le faccende domestiche, per contattare gli amici dall’altra parte del globo, per raccogliere e diffondere informazioni. Ma quanto bello è sapere che può anche regalare un sorriso a un bambino?
Il padre Fablab è stata una scoperta «speciale». La disponibilità di questi ragazzi ha contribuito a far felice un bambino «speciale» e il suo papà