Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Benetton «doppiato» dal Connacht

Pro14, le mete di Rizzi e Duvenage non bastano per contrastar­e l'intensità degli irlandesi

- Matteo Valente

S’interrompe dopo tre mesi l’imbattibil­ità del Benetton che in Irlanda incassa la prima sconfitta del 2019 in Guinness Pro14.

Dopo un filotto di vittorie che aveva portato i biancoverd­i al secondo posto in classifica, i trevigiani hanno assaggiato il clima dei playoff nella sfida contro un Connacht che si conferma fra le sorprese di questa stagione.

Gli irlandesi vincono con merito, evidenzian­do tutti i limiti di un Benetton che da qui al termine della stagione dovrà cercare anche di recuperare tutti i propri titolari e la miglior forma.Una sconfitta che fa male soprattutt­o perché non porta nemmeno un punticino alla classifica contro i cinque (compreso quello di bonus) lasciato ai padroni di casa.

Il rientro dopo la sosta per le Nazionali non è stato certo positivo per i Leoni, che nella prima mezz’ora di gioco faticano e non poco a prendere le misure ai padroni di casa.

Sono trenta minuti di autentica sofferenza quelli che i trevigiani devono vivere, riuscendo a limitare i danni, nonostante quel pizzico di sfortuna che non manca in occasione della seconda meta, che di fatto è decisiva per le sorti della gara.

Sul 14-0 infatti Crowley decide di cambiare strategia e mette forze nuove in campo: l’ingresso di Rizzi in mezzo al campo al posto di un McKinley in evidente difficoltà, permette a Treviso di riprendere in mano le sorti della gara. E così il finale di tempo è tutto di marca biancoverd­e, con il Benetton che si infila nei 22 avversari e ci mette le tende fino all’affondo sul tramonto del primo tempo che permette proprio a Rizzi di firmare la meta che dimezza lo svantaggio e cambia il copione della sfida.

Il cambio di marcia che ci si attende dai Leoni nella ripresa però non ci concretizz­a, anche perché dall’altra parte Connacht continua a giocare con eleganza, tecnica e qualità, costringen­do il Benetton a usare fin troppo le maniere forti: un’indiscipli­na che per fortuna non costa troppo cara a Sgarbi e soci, bravi a reggere le ondate d’urto dei padroni di casa che nonostante gli sforzi profusi non riescono a mettere altri punti sul tabellone.

Così, come spesso accade, ecco arrivare la più classica delle leggi sportive: alla prima sortita offensiva, infatti, Treviso trova il pertugio che spacca a metà la linea difensiva di Connacht e sulla cavalcata di Rizzi il rimorchio di Duvenage è un invito che il mediano non spreca andando a schiacciar­e fra i pali la meta del pareggio.

L’illusione di aver ripreso la partita però dura appena qualche minuto, il tempo di pagare con un calcio da 45 metri l’ennesima irregolari­tà: Carty infila l’ovale fra i pali e ridà fiato al tifo irlandese che inizia a spingere i propri beniamini verso l’impresa.

Ci pensa nuovamente Healy, fra i migliori in campo, a mettere la pietra tombale alla partita, con la meta che chiude definitiva­mente i conti tra la gioia e gli applausi dei tifosi locali. Il Benetton non trova le forze per reagire e all’ultimo secondo subisce persino la meta del punto di bonus e del definitivo 29-14. Un passo falso da cui imparare.

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Azione di forza Una meta di Antonio Rizzi, anche ieri il migliore attaccante del Benetton Rugby

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