Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Piste ciclabili fluorescenti per risparmiare sui lampioni
VERONA Basta lampioni, ai ciclisti ci pensa il sole... Verona potrebbe presto avere una pista ciclabile fluorescente ed ultraecologica. Le prime bozze di progetto sono allo studio sia in Amia che in Agsm Lighting ed al settore Strade di Palazzo Barbieri. La tecnologia consente di rinunciare ai normali lampioni stradali, grazie all’uso di una vernice a base di fosforo che si «ricarica» con l’energia solare.
VERONA Basta lampioni, ai ciclisti ci pensa il sole.
Anche di notte. Verona potrebbe presto avere una pista ciclabile fluorescente ed ultraecologica. Le prime bozze di progetto sono allo studio sia in Amia che in Agsm Lighting ed al settore Strade di Palazzo Barbieri. La tecnologia è stata ideata dall’Istituto Tecnologie del Futuro di Pruzkow e consente di non usare i normali lampioni stradali, grazie all’uso di una vernice a base di fosforo che si «ricarica» grazie appunto all’energia solare.
A Milano e Pavia si è già in fase di avanzata elaborazione, così come ad Amsterdam e a Berlino, mentre a Londra esistono già zone sotterranee della metropoli in cui questa tecnica è stata adottata. In particolare, a Pavia sono già alle porte le gare d’appalto per i lavori per realizzare un percorso di 5 chilometri, per un costo di 260 mila euro finanziato per metà da Regione Lombardia. Con la nuova tecnologia autoilluminante non sarebbe necessaria alcuna fonte luminosa artificiale, con relativo risparmio economico. La vicepresidente di Agsm Lighting, Marina Rigo, spiega che «l’asfalto, in un manto cangiante che passa dal blu al verde o altri possibili colori, consente di evitare il ricorso ai lampioni, mentre la luminosità dei cristalli fosforescenti inglobati nell’asfalto della ciclabile non disturberà la fauna della zona».
Rigo aggiunge che «magari in futuro le strade stesse potrebbero essere ancora più green ed ecocompatibili. Come Agsm Lighting – ricorda la vicepresidente - ci avviamo al processo di trasformazione di tutti i 38mila punti luce della città con lampade a led, che oggi sono solo il 5,6%, ma guardiamo con interesse a queste ulteriori soluzioni di illuminazione alternativa». Anche il vicepresidente di Amia, Alberto Padovani, segue da vicino la vicenda «fluo», e spiega che «considerato che in Agsm c’è molta attenzione al settore del rinnovabile ed elettrico, e che negli anni molto è stato investito, è logico che si punti molto a tutte le strategie‘green’ e di recupero ambientale ed energetico, prendendo spunto da modelli virtuosi come Berlino, Londra ed Amsterdam, per provare concretamente a portare sul nostro territorio queste nuove soluzioni».
A Palazzo Barbieri, l’assessore Marco Padovani ha già in mano i dossier su questo tema, e nelle prossime settimane punterà a capire, tra l’altro, se e quali aziende possano avere il materiale da utilizzare per questa piccola rivoluzione ecologica (granulati, colori e via dicendo).
La parte della città da cui si potrebbe partire è quella della quarta circoscrizione, dove il gruppo di Fratelli d’Italia, con il presidente della commissione sport, Christian Galletta, ha già presentato un ordine del giorno in materia, chiedendo che le prime strade su cui condurre la sperimentazione siano quelle in cui corre la ciclabile tra via Po e via Roveggia (dalla rotonda di intersezione con via Carisio, a fianco del Parco Giochi e le scuole Galilei, fino all’incrocio semaforico).
Fluo
I cristalli della vernice si illuminano e sono ricaricati dal sole