Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cento di anni di Ligabue Anacleto, Giancarlo e Inti: mostre e incontri
La carena di una nave che trionfa appesa al soffitto della Scuola Grande della Misericordia a Venezia sembra suggerirci che la meta del viaggio non sia soltanto il mare, ma il futuro. Dal 22 settembre al 3 novembre a ingresso libero «La Grande Impresa» è il nuovo percorso espositivo multimediale pensato per il centenario della Ligabue, la più antica società di appalto e provveditoria navale (servizi di approvvigionamento alle navi). Fondata da Anacleto Ligabue e ampliata da Giancarlo Ligabue, l’impresa oggi vede alla guida Inti Ligabue.
Oltre a essere leader mondiale nel settore, la Ligabue è diventata sinonimo di Centro Studi e di grandi esposizioni artistiche e culturali, pensate a partire da quel solco precorritore tracciato in seno all’archeologia e all’antropologia da Giancarlo, celebre paleontologo, e consolidate - unendo sempre memoria e futurodal figlio Inti. Col cuore a Venezia ma lo sguardo necessariamente aperto sul mondo. «Con l’attività prima del Centro Studi e Ricerche e ora della Fondazione – spiega Inti Ligabue – abbiamo sempre cercato come azienda di mantenere vive le nostre conoscenze e di arricchire il nostro pensiero. Abbiamo una grande storia da raccontare, convinti che non c’è impresa dove non ci sono passione e valori fondanti condivisi».
L’avventurosa storia di tre generazioni di uomini coraggiosi e visionari, profondamente innamorati della cultura e della conoscenza, si snoderà attraverso mille metri quadrati di percorso espositivo a ripercorrere la storia dei 100 anni della Ligabue e dei suoi protagonisti attraverso isole tematiche, tra avventure imprenditoriali, personaggi principali e il susseguirsi vorticoso degli eventi storici che hanno caratterizzato il «secolo breve». Un allestimento ricco di apparati multimediali, grandi schermi, installazioni interattive e materiali documentari delle Teche Rai, della Camera di Commercio di Venezia e del grande archivio Ligabue.
Esposti anche foto e filmati storici inediti. Una serie di eventi spalmati in tutto l’anno del centenario mentre Inti Ligabue sta già organizzando un 2020 ricco di colpi di scena: dalla creazione di un «corporate» museo a tre nuove esposizioni in programma.
Ligabue parla il composito linguaggio che appartiene all’uomo del nostro tempo. Così, ad accompagnare la mostra anche un cortometraggio animato sulla storia dell’impresa, con i disegni di Simone Massi (vincitore nel 2014 del David di Donatello per la categoria «Corto, cortissimo») realizzati utilizzando la tecnica dei pastelli a olio graffiati con la puntasecca, e la voce narrante di Stefano Accorsi. A questo si aggiunge una monografia, curata da Alessandro Marzo Magno con i contributi del professor Alberto Clò, di Adriano Favaro tra gli altri. E un «docufilm» dedicato a Giancarlo Ligabue che ripercorre anche le sue 130 spedizioni scientifiche e di ricerca. Ricordandone inoltre la passione e l’impegno nello sport, così come la stagione politica da parlamentare europeo.
Sempre alla Misericordia si terrà per un intero mese un ampio programma di conferenze e incontri aperti al pubblico, con studiosi e personalità di ambiti diversi – arte, storia, economia, scienza, sport - e un calendario specifico offerto alle scuole, con i «mercoledì dell’arte» per diffondere e condividere quel gusto della conoscenza di mondi, culture e forme espressive, che ha sempre contraddistinto il nome Ligabue. Tra le personalità attese: gli storici dell’arte Pietro Marani, Luca Massimo Barbero, Carlo Vanoni, l’economista Carlo Cottarelli, il geografo Franco Farinelli e l’archeologo Davide Domenici, lo scienziato climatologo Carlo Barbante; il medievalista ed esperto internazionale della storia del cibo Massimo Montanari, gli sportivi Andrea Stella, Andrea Lucchetta, Ruben Lenten, Tonino Zorzi, l’artista contemporaneo Giorgio Andreotta Calò. A questi eventi s’inseriscono anche i «Dialoghi della Fondazione». Il 15 novembre al Teatro Goldoni a Venezia, Samantha Cristoforetti, la famosissima astronauta, racconterà al pubblico la sua prossima spedizione «Neemo 23 - Nasa “Extreme Environment Mission Operations». Non più lo spazio ma i fondali dell’Oceano Atlantico, nell’unica stazione di ricerca sottomarina al mondo.