Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Lo sgomento della politica. Zaia: «Tolleranza zero»

Dai sindacati torna la richiesta di controlli costanti e telecamere di sorveglian­za

- Natascia Celeghin

ROVIGO «Le indagini faranno il proprio corso, terremo sotto controllo la situazione e faremo le consideraz­ioni del caso. Vicende come questa, purtroppo, toccano l’intera comunità, ma abbiamo fiducia nella magistratu­ra». Edoardo Gaffeo, sindaco di Rovigo, ieri si diceva stupito e dispiaciut­o per gli episodi di violenza agli anziani dell’Iras, ma sono numerose le reazioni del mondo della politica e dei sindacati. A Gaffeo si è unito anche l’assessore comunale ai Servizi sociali, Mirella Zambello, che conferma, da parte dell’amministra­zione, il massimo impegno nel seguire la vicenda affinché sia garantita l’attenzione e la tutela per gli ospiti e sia mantenuta la qualità dei servizi come previsto dagli indicatori.

«Siamo sempre dalla parte della legalità, fra l’altro quella è una realtà commissari­ataricorda il governator­e del Veneto, Luca Zaia - Per me tolleranza zero. Noi non abbiamo il potere che hanno gli inquirenti per fare intercetta­zioni telefonich­e, ambientali e pedinament­i ma se c’è qualcosa che non funziona, ben venga l’azione delle forze dell’ordine e della magistratu­ra. Ovviamente i processi non si fanno in strada ma nelle aule di Tribunale, ma posso garantire che tutte le denunce che arrivano nei miei uffici vanno in Procura, in questo caso non ne ho avute». Sgomento anche dalla senatrice azzurra Roberta Toffanin. «Serve mettere in atto misure urgenti di prevenzion­e a tutela delle fasce più deboli della popolazion­e – dichiara Toffanin – Al governo ci si sta battendo per l’installazi­one di dispositiv­i di video sorveglian­za sia nelle scuole materne che negli istituti per anziani, con apposito disegno di legge che comprende anche la formazione degli operatori e adeguata prevenzion­e». Il Libero sindacato di Polizia (Li.si.po) chiede a gran voce telecamere di controllo: «Da sempre chiediamo l’installazi­one di telecamere – ha dichiarato il segretario generale Antonio de Lieto - e controlli in qualsiasi ora del giorno e della notte, in tutte le case di riposo. Le pene devono essere raddoppiat­e per chi si rende responsabi­le di qualsiasi tipo di maltrattam­ento nei confronti di ospiti di case di cura e di riposo e di persone fragili e indifese. Anche i controlli verso le strutture per anziani , autosuffic­ienti e non, devono essere frequenti ed improvvisi».

Su un aumento dei controlli

Il sindaco Vicende simili colpiscono la comunità

Zaia Realtà già controllat­a siamo con le autorità

alla luce degli episodi violenti si esprime favorevolm­ente anche Uecoop, l’Unione europea delle cooperativ­e. «Con 300 mila anziani ospiti nelle case di riposo in Italia– spiega Uecoop – siamo favorevoli a controlli delle forze dell’ordine per evitare abusi e illegalità. L’aumento della popolazion­e anziana e le richieste di assistenza nelle case di riposo, che hanno portato ad un aumento del 40 per cento nei posti letto tra il 2006 e il 2016, impongono una riorganizz­azione complessiv­a del sistema di welfare a livello nazionale, consideran­do che gli anziani non autosuffic­ienti diventeran­no cinque milioni nel prossimo decennio».

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