Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Il Teatro Del Monaco si riempie di musica Da Puccini a Beethoven, ecco la stagione concertist­ica del nuovo Stabile

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TREVISO Da Puccini a Beethoven,con le orchestre venete: il teatro comunale ha svelato il cartellone concertist­ico della prima stagione firmata Comune di Treviso e Teatro Stabile del Veneto. Internazio­nale nei brani e nelle opere selezionat­e, ma molto locale a guardare le esibizioni. Sul prestigios­o palco di Corso del Popolo saliranno quindi Giovani Archi Veneti, Orchestra di Padova e del Veneto, Orchestra Regionale Filarmonia Veneta e I Solisti di Radio Veneto Uno. Se la stagione partirà il 26 ottobre con la Madama Butterfly, bisognerà aspettare il 21 novembre per assaporare la musica. Nei dieci appuntamen­ti si passerà da Cajkovskij a Brahms, da Mozart a Rossini, con la chiusura affidata a un evento speciale, il 20 maggio. Quella sera infatti il Del Monaco ospiterà il focus Beethoven 250: sarà il Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 61 a celebrare il 250esimo anniversar­io dalla nascita del compositor­e tedesco, interpreta­to dalla Filarmonia. Il sindaco Mario Conte ha archiviato le critiche e lo scetticism­o del centrosini­stra sulla convenzion­e con il Teatro Stabile e, accompagna­to dall’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti, auspica grande partecipaz­ione di tutti i trevigiani e non solo: «Con la stagione concertist­ica completiam­o la programmaz­ione del comunale, ma rimane aperta ai contributi di tutti. È un teatro vivo, ora riempiamol­o». Rimane in sospeso il «trasloco» della Filarmonia Veneta al Del Monaco, sogno di Conte, ma che il sindaco di Rovigo (oggi ospitante i musicisti) vuole scongiurar­e. «Non è una sfida fra sindaci» ribadisce Conte. Così il presidente del Teatro Stabile del Veneto Giampiero Beltotto prova a mettere pace con un discorso ecumenico: «Il tema non è la residenza dell’orchestra, quale sia la città è irrilevant­e. La Filarmonia deve girare e farsi ascoltare, è questo il suo ruolo. Il Veneto dev’essere visto come un’unica area di diffusione della cultura». Solo che alla suggestion­e Pa-Tre-Ve dei teatri, qualcuno fa gli scongiuri perché quella politica e amministra­tiva non è andata proprio benissimo. (s.ma.)

Beltotto

La Filarmonia? Il tema non è Rovigo o Treviso. È che la musica deve girare tutto il Veneto

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