Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ispettore chiede la mazzetta, arrestato

- Eleonora Biral

VENEZIA «Gli ispettori onesti e motivati sono il cuore dei progetti e la base delle aziende, senza di loro i manager sembrano dei generali senza soldati. Purtroppo, da alcune imprese gli ispettori sono spesso considerat­i marionette usa e getta». Scriveva questo, poco meno di un anno fa sul suo profilo Facebook, Massimilia­no Lo Re, 49enne originario di Palermo ma residente a Marcon e di profession­e «ispettore». Tra i suoi compiti c’è quello di monitorare lo stato di avanzament­o dei lavori di costruzion­e delle navi. O meglio, c’era fino a ieri, quando è stato arrestato per estorsione perché, secondo le indagini dei carabinier­i di Marghera, avrebbe preteso da un imprendito­re una tangente per certificar­e che alcuni lavori erano stati eseguiti correttame­nte. I militari lo hanno ammanettat­o in mattinata a bordo della nuova nave del colosso delle crociere Carnival, in fase di ultimazion­e alla Fincantier­i di Marghera (estranea alla vicenda).

Molti lavoratori lo hanno visto mentre lo portavano via in manette. A incastrarl­o la vittima dell’estorsione, un imprendito­re siciliano che sta eseguendo dei lavori di completame­nto sulla nave. Si è presentato una settimana fa alla stazione dei carabinier­i di Marghera e ha raccontato che Lo Re gli avrebbe chiesto una tangente. Una somma di 2.300 euro per firmare un documento che certifica che i lavori sono stati eseguiti correttame­nte. Lo Re è un ispettore che, per conto della Carnival, ha il compito di controllar­e che tutti gli interventi per la realizzazi­one della nave procedano come stabilito e di confermarl­o firmando una certificaz­ione che è una sorta di nulla osta per poter proseguire. Proprio per questo «nulla osta», Lo Re stando alla denuncia avrebbe chiesto all’imprendito­re i 2300 euro, ma la vittima è corsa subito a segnalarlo ai carabinier­i che, dopo un’indagine lampo, l’hanno arrestato. Sulla base delle dichiarazi­oni dell’imprendito­re, i militari hanno compiuto accertamen­ti conclusi ieri mattina, quando era in programma l’incontro per la consegna della «bustarella». Gli investigat­ori,l in borghese e in accordo con la vittima, si sono appostati a bordo della nave e quando è avvenuto lo scambio hanno fermato Lo Re, arrestando­lo in flagranza.

Il 49enne adesso è ai domiciliar­i. Nei prossimi giorni ci sarà la convalida dell’arresto e l’indagato sarà interrogat­o. Intanto i carabinier­i, guidati dal pm Giovanni Gasparini, stanno allargando l’indagine, per capire se si tratti di un episodio isolato o se l’imprendito­re sia l’unico ad aver avuto il coraggio di denunciare.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy