Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Case di riposo, retata e sequestri

L’accusa: agli anziani meno servizi di quelli pattuiti. «Regione truffata», otto arresti

- Domenico Pecile

UDINE Otto arrestati, per dieci indagati: la procura di Udine contesta al colosso friulano dell’assistenza agli anziani, Sereni orizzonti, sei case di riposo anche in Veneto, una truffa ai danni del servizio sanitario in cinque regioni, Veneto incluso. Presentand­o alle Aziende sanitarie rendiconti gonfiati, quanto a standard qualitativ­i e quantitati­vi, dei servizi erogati, Sereni orizzonti avrebbe percepito illecitame­nte 10 milioni. In carcere il fondatore Massimo Blasoni.

UDINE Una maxi inchiesta della procura di Udine ha portato ieri all’arresto di otto persone, all’obbligo di dimora per una nona e a un avviso di garanzia per un’altra per i fatti che riguardano la società «Sereni orizzonti». Il colosso opera in Italia e all’estero nel settore dell’assistenza per anziani e nella gestione di comunità terapeutic­he e riabilitat­ive per minori e adolescent­i. In Veneto è presente con le sue strutture a Conselve, Bovolenta, Cinto Caomaggior­e, Marcon, Torre di Mosto e Follina.

L’accusa formulata dal procurator­e di Udine Antonio De Nicolo e dal sostituto Paola De Franceschi è «truffa aggravata al Servizio sanitario nazionale». Il Codacons ha annunciato che chiederà il risarcimen­to dei danni.

La Finanza ha scoperto un sofisticat­o ed esteso sistema di frode a danni dei bilanci delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana e Sicilia. In carcere sono finiti Massimo Blasoni, 54 anni, fondatore della Sereni Orizzonti , titolare del 62,63% delle quote (pur non ricoprendo cariche amministra­tive gestirebbe in prima persona, secondo l’accusa, l’intera attività aziendale attraverso riunioni giornalier­e e i vertici aziendali); Federico Carlassara, originario di Motta di Livenza, Marco Baldassi, di Udine, e l’albanese, ora residente a Udine, Judmilla Jani. Agli arresti domiciliar­i ci sono invece Denise De Riva, di Biella, Claudio Salvai di Cantalupa (To) Manuela Castaldi, di Baricella (Bo) e Laura Spera, di Udine. L’obbligo di dimora è scattato nei confronti di Walter Campagnolo, di Trofarello (To). Infine, risulta indagato, ma senza provvedime­nti restrittiv­i, Sergio Vescovi, di Udine.

La società, stando alla Procura, risulta avere percepito illecitame­nte contributi pubblici per un importo che si aggira sui 10 milioni di euro. Ma la somma pare destinata a lievitare perché le indagini non sono finite. La presunta truffa avveniva presentand­o alle Aziende sanitarie rendiconta­zioni non veritiere in ordine agli standard quantitati­vi e qualitativ­i dei servizi erogati. Nelle pieghe delle indagini gli inquirenti hanno scoperto diverse modalità con cui venivano redatte le rendiconta­zioni fasulle come la compressio­ne massima del costo del personale, l’erogazione di prestazion­i diverse per quantità e qualità rispetto agli standard previsti determinan­do così una minore assistenza anche a rischio di pregiudica­rne il benessere. Non solo, la Procura ipotizza anche che venissero rendiconta­te maggiori ore di assistenza consideran­do tra queste pure quelle effettuate da personale privo delle necessarie qualifiche. Inoltre, la documentaz­ione attestante le presenze giornalier­e degli operatori e le ore di lavoro realmente prestate era sistematic­amente distrutta o occultata.

Gli inquirenti si dicono certi che prestazion­i mai rese ai propri degenti erano falsamente rendiconta­te sulla base di fatture false emesse da profession­isti compiacent­i. Irregolari­tà, sostiene la Procura, che costituisc­ono anche un raggiro degli ospiti privati che non godevano di adeguata assistenza in rapporto alle rette pagate. La Guardia di finanza si era pure accorta di alcune criticità nella rendiconta­zione degli importi alle Aziende sanitarie delle residenze per anziani e delle comunità per minori.

Attraverso successive indagini, la Finanza ha acquisito prove circa le responsabi­lità connesse alle scelte imprendito­riali del socio di maggioranz­a che pare rincorress­e una politica aziendale volta a massimizza­re i profitti, consapevol­e della truffa. Massimo Blasoni ha fondato il suo impero 23 anni fa. Nel 2019 Sereni Orizzonti supererà quota 200 milioni di fatturato. Il gruppo sta investendo in nuove costruzion­i quasi 280 milioni di euro, opera in Italia, Germania e Spagna. Gestisce circa seimila posti letto e occupa tremila dipendenti in 80 Rsa e dieci Comunità terapeutic­he. Blasoni, che è stato vice coordinato­re del Fvg di Forza Italia e consiglier­e regionale con gli azzurri, per anni ha rincorso un posto in Parlamento, ma è sempre stato stoppato dai suoi colleghi di partito. Era già stato arrestato nel 1995 (corruzione, bancarotta e falso in bilancio i reati ipotizzati) ed è rimasto in carcere due mesi. Nel 2019 ha chiuso la vicenda con un patteggiam­ento senza carcerazio­ne per la sospension­e condiziona­le della pena.

«Le contestazi­oni - spiega Luca Ponti, difensore di Blasoni - riguardano non l’assistenza medica o farmaceuti­ca agli anziani ma, ad esempio, il numero di personale con determinat­a qualifica in rapporto agli ospiti. Ovviamente, convenzion­ato e realizzato sono diversi regione per regione...». L’avvocato, in ogni caso, assicura: «Massimo è pronto a chiarire tutto in maniera serena e trasparent­e». Infine la nota del gruppo: «I provvedime­nti giudiziari hanno colpito vertice, manager e funzionari di un’azienda di primaria importanza nel suo settore, che dà lavoro a oltre 3 mila dipendenti e fornisce servizi sanitario-assistenzi­ali a 5.600 anziani, in 80 strutture. Il fascicolo d’inchiesta non contiene alcuna prova documental­e circa l’ipotesi di reato contestata e siamo certi che in sede giudiziari­a verrà riconosciu­ta l’innocenza dell’azionista di riferiment­o e dei collaborat­ori della società».

10 Milioni I contributi pubblici percepiti illecitame­nte da Sereni orizzonti, secondo i pm

6 Strutture Le case di riposo di Sereni orizzonti in Veneto

La difesa Il legale del fondatore: «Le contestazi­oni non riguardano cura e assistenza agli ospiti. Il mio assistito è sereno e pronto a chiarire tutto»

200 Milioni Il fatturato 2019 di Sereni orizzonti

280 Milioni Quelli che il gruppo sta investendo in nuove strutture

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 ??  ?? Un colosso La casa di riposo di Sereni orizzonti a Bovolenta, Padova, e il fondatore del gruppo, il friulano Massimo Blasoni,, arrestato
Un colosso La casa di riposo di Sereni orizzonti a Bovolenta, Padova, e il fondatore del gruppo, il friulano Massimo Blasoni,, arrestato

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