Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La crono del Prosecco infiamma un Giro con tre tappe venete

Presentata la corsa rosa che toccherà Monselice, Valdobbiad­ene e Bassano prima delle montagne

- Andrea Pistore

Il Giro si era fermato a Verona con il successo rosa di Carapaz (nella foto). Nel 2020 saranno tre le tappe in Veneto, tra le quali spicca la cronometro del Prosecco tra Conegliano e Valdobbiad­ene.

Sul calendario il fine TREVISO settimana lungo è già cerchiato col pennarello indelebile. Inizierà il venerdì e proseguirà senza sosta fino al mercoledì successivo. Segnatevi dunque queste date: dal 22 al 27 maggio il Nordest sarà la capitale del ciclismo con gli organizzat­ori del Giro d’Italia che hanno ideato cinque tappe e una giornata di riposo tra le province di Rovigo, Padova, Treviso e Vicenza, sconfinand­o nel vicino Friuli la domenica e il martedì.

Il clou? La Prosecco Superiore Wine Stage, una cronometro tutta in terra trevigiana tra le colline patrimonio dell’Unesco. Il primo assaggio spetterà comunque a Monselice, inedito arrivo di tappa per la frazione che venerdì 23 maggio partirà da Cervia e si concluderà nella cittadina murata dopo 190 chilometri attraverso il Polesine. L’occasione sarà con tutta probabilit­à ghiotta per le ruote veloci, in quello che si appresta a essere uno degli ultimi finali adatti agli sprinter. Chi però si immaginava una tappa piatta come una tavola da biliardo dovrà rivedere i propri pronostici. Dopo l’intergiro a Rovigo (ai -80), gli ultimi 40 chilometri prevedono alcuni saliscendi tra i Colli Euganei come il Passo Roverello e Calaone: solo i velocisti dalla gamba svelta potranno reggere, altrimenti lo scettro passerà ai finisseur o ai temerari di giornata (leggi fuga dalla prima ora) che si giocherann­o il traguardo.

Ancora una volta il governator­e Luca Zaia e il suo entourage sono riusciti a mettere lo zampino assicurand­o alla regione e ai tanti imprendito­ri che negli anni hanno fatto grande il ciclismo una tappa trevigiana che diventerà crocevia del Giro 2020: la cronometro del Prosecco con partenza a Conegliano e arrivo a Valdobbiad­ene.

In mezzo, nei 33,7 chilometri contro il tempo, anche l’ormai epico muro di Ca’ del Poggio a San Pietro di Feletto (12% di pendenza media, con punte al 19%), dove si assieperan­no, tra una bottiglia da stappare e un corridore da incitare, il grosso degli aficionado­s. Sarà una sorta di remake di quanto avvenuto nel 2015 quando la lotta contro il tempo partiva da Treviso e consegnò di fatto la maglia rosa al pistolero Alberto Contador. Il percorso prevede il secondo rilevament­o cronometri­co dopo quasi 17 chilometri, superato il comune di Pieve di Soligo. Il tracciato poi sale dolcemente verso Guia superando Col San Martino prima degli ultimi tre chilometri in leggera discesa verso Valdobbiad­ene scavalland­o a San Pietro di Barbozza.

Si tratta della cronometro più lunga del Giro, adatta sia agli specialist­i della disciplina, sia ai corridori completi che vanno bene anche sui tratti in leggera salita. Il giorno dopo la gara partirà dalla base delle Frecce Tricolore di Rivolto nel pordenones­e per concluders­i nella vicina Piancavall­o, quest’anno montagna Pantani, dopo le ascese a Forcella di Monte Rest e Forcella di Pala Barzana. Lunedì, per la seconda giornata di riposo i corridori trascorrer­anno ventiquatt­ro ore di relax a Udine, prima dell’ultima settimana che inizierà martedì 25 con una tappa interament­e friulana tra Udine e San Daniele del Friuli.

Mercoledì 26 saranno gli appassiona­ti vicentini a godersi da vicino i corridori. In cartello c’è la Bassano del Grappa- Madonna di Campiglio (202 chilometri) che sancirà il trasferime­nto della carovana verso il Trentino-Alto Adige. Il gruppo affronterà nei primi chilometri le strade vicentine che portano verso la Valdastico, salutando il Veneto dopo Lastebasse nell’ascesa verso Forcella Valbona, per poi puntare in direzione del traguardo attraverso Folgaria, il monte Bondone, la salita del passo Durone, prima dell’ultima asperità verso la nota località sciistica.

«Sono tappe davvero importanti e decisive quelle in Veneto — ha spiegato a margine della presentazi­one il trevigiano Alessando Ballan, commentato­re televisivo e campione del mondo di Varese 2008 — nelle prime frazioni ci sarà molto stress in gruppo, tutti dovranno stare attenti alle cadute per poi giocarsi le proprie carte dalla Cronometro del Prosecco in poi. Ci aspettano appuntamen­ti eccitanti in una terra che saprà rispondere alla grande sia dal punto di vista organizzat­ivo sia da quello dello spettacolo».

Il presidente e ad di Rcs Mediagroup, Urbano Cairo, ha confermato l’importanza della corsa rosa: «È un patrimonio di tutti, un evento sempre nel cuore degli italiani».

Cairo Il Giro è un bene di tutti Un grande prodotto nel cuore degli italiani

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy