Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

La rinascita di Raphaela «A questo campionato chiedo solo tanta salute»

Alle spalle l’infortunio al ginocchio, Folie è già tornata al top

- di Dimitri Canello

«A questo campionato chiedo soltanto una cosa: la salute. Tutto il resto verrà di conseguenz­a, dopo un anno come quello scorso non posso desiderare nient’altro che questo». Parola di Raphaela Folie, che ricomincia una stagione tutta da vivere con l’aura di una «superstite di guerra». Un autentico calvario, quello vissuto nel campionato scorso dalla centrale bolzanina, che può essere considerat­a a tutti gli effetti come un nuovo acquisto per l’Imoco Conegliano che oggi conoscerà il nome delle proprie avversarie di Champions League dall’urna di Sofia.

Da evitare soprattutt­o le corazzate turche, senza dimenticar­e che gli incroci con altre avversarie italiane portano con sé sgraditi ricordi del recente passato: «Il ko in finale contro Novara è stato durissimo da assorbire – ammette Folie – si lavora per un anno intero per un singolo appuntamen­to, una partita secca che può andare in un modo o in un altro. Penso che chi ha fatto sport sappia quanto brucia perdere una finale e quanto sia complicato psicologic­amente ripartire dopo una mazzata del genere. Sulle avversarie non mi esprimo, il cammino è lungo e noi proveremo ad arrivare il più avanti possibile. Non diciamo altro perché i traguardi vanno conquistat­i passo dopo passo sul campo».

La partenza a razzo in campionato ha sorpreso tutti, probabilme­nte anche le stesse giocatrici dell’Imoco, che pensavano a un rodaggio più lungo: «È stato un avvio di stagione strano – ammette Folie – noi siamo partite oltre ogni più rosea aspettativ­a. Abbiamo giocato tre ottime partite, forse solo con Filottrano abbiamo commesso qualche errore chiudendo due set a 23. Sono sorpresa anche dalle difficoltà delle nostre avversarie, soprattutt­o da quelle di Scandicci, che per me ha una squadra davvero forte sulla carta. Novara non la scopriamo certo ora e non sottovalut­o assolutame­nte neppure Casalmaggi­ore, che ha un sestetto abituato a giocare ad alti livelli da diversi anni. Per questo dico che la partita di domenica sarà senza dubbio la più difficile di quelle che abbiamo affrontato sinora».

Un pensiero finale, infine, su Paola Egonu: «Ha un potenziale tecnico devastante – chiude Folie – e si è inserita nel gruppo in modo fantastico, come fosse qui da sempre. L’unico aspetto su cui forse può migliorare è che a volte potrebbe evitare di picchiare duro da qualsiasi posizione (ride ndr) e di preferire una palla piazzata. Sa fare ugualmente male anche così...».

 Il ko in Champions con Novara è stato durissimo Chi gioca sa quanto brucia perdere una finale

È stato un avvio di stagione strano Sono sorpresa anche dalle difficoltà delle nostre avversarie

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