Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Travolto mentre taglia un albero abbattuto da Vaia Tragedia sfiorata a Ospitale, tronco colpisce in pieno 46enne di Longarone: traumi e fratture
OSPITALE DI CADORE Stava tagliando gli schianti di Vaia ed è rimasto schiacciato da un tronco. Il 46enne M.S. di Longarone non è in pericolo di vita, ma i medici del San Martino l’hanno tenuto in osservazione al Pronto Soccorso con un probabile trauma al bacino e frattura alla gamba destra. È l’ennesimo incidente che arriva dalla montagna bellunese e che, senza volerlo, fa riaffiorare nella mente di tutti l’incubo chiamato Vaia. Martedì sarà trascorso un anno da quando la tempesta si è abbattuta su tutto il Veneto, e in particolare nel Bellunese, facendo cadere come stuzzicadenti 14 milioni di alberi. Da quel momento sono aumentati in modo vertiginoso gli incidenti collaterali: turisti persi tra sentieri resi irriconoscibili degli schianti, Tir carichi di tronchi ribaltati in mezzo alla strada, boscaioli chiamati a ripulire e sistemare pendii e rimasti schiacciati da tronchi pericolanti.
Il 46enne di Longarone si trovava a Ospitale di Cadore, in una porzione di bosco di sua proprietà in località Termini. Verso le 12, mentre era intento a tagliare le piante abbattute dalla tempesta Vaia, ha causato lo spostamento di un tronco già a terra che gli è finito sopra. Sul posto Suem 118, vigili del fuoco e carabinieri. Dopo averlo liberato, i sanitari gli hanno prestato le prime cure e poi l’hanno elitrasportato a Belluno. La prognosi è di 30 giorni.
Quasi due settimane fa, a Seren Del Grappa, era rimasto schiacciato da un tronco anche Luciano Scariot. In quel caso però le ferite riportate dal 52enne gli erano state fatali. L’uomo stava tagliando un lotto di schianti in località Boschette. I suoi colleghi erano in un punto distante, a monte rispetto alla sua posizione. Sembra che nell’atto di sistemare alcuni tronchi sulla carrucola, non li abbia agganciati bene e uno di essi gli sia caduto sopra non lasciandogli scampo. La Procura di Belluno ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo ma non sono emerse responsabilità di terze persone. Luciano Scariot viveva a Seren del Grappa con la moglie e il figlio di 16 anni. Era proprietario di una ditta omonima locale che vende legna da ardere e pellet.