Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Travolto mentre taglia un albero abbattuto da Vaia Tragedia sfiorata a Ospitale, tronco colpisce in pieno 46enne di Longarone: traumi e fratture

- Davide Piol

OSPITALE DI CADORE Stava tagliando gli schianti di Vaia ed è rimasto schiacciat­o da un tronco. Il 46enne M.S. di Longarone non è in pericolo di vita, ma i medici del San Martino l’hanno tenuto in osservazio­ne al Pronto Soccorso con un probabile trauma al bacino e frattura alla gamba destra. È l’ennesimo incidente che arriva dalla montagna bellunese e che, senza volerlo, fa riaffiorar­e nella mente di tutti l’incubo chiamato Vaia. Martedì sarà trascorso un anno da quando la tempesta si è abbattuta su tutto il Veneto, e in particolar­e nel Bellunese, facendo cadere come stuzzicade­nti 14 milioni di alberi. Da quel momento sono aumentati in modo vertiginos­o gli incidenti collateral­i: turisti persi tra sentieri resi irriconosc­ibili degli schianti, Tir carichi di tronchi ribaltati in mezzo alla strada, boscaioli chiamati a ripulire e sistemare pendii e rimasti schiacciat­i da tronchi pericolant­i.

Il 46enne di Longarone si trovava a Ospitale di Cadore, in una porzione di bosco di sua proprietà in località Termini. Verso le 12, mentre era intento a tagliare le piante abbattute dalla tempesta Vaia, ha causato lo spostament­o di un tronco già a terra che gli è finito sopra. Sul posto Suem 118, vigili del fuoco e carabinier­i. Dopo averlo liberato, i sanitari gli hanno prestato le prime cure e poi l’hanno elitraspor­tato a Belluno. La prognosi è di 30 giorni.

Quasi due settimane fa, a Seren Del Grappa, era rimasto schiacciat­o da un tronco anche Luciano Scariot. In quel caso però le ferite riportate dal 52enne gli erano state fatali. L’uomo stava tagliando un lotto di schianti in località Boschette. I suoi colleghi erano in un punto distante, a monte rispetto alla sua posizione. Sembra che nell’atto di sistemare alcuni tronchi sulla carrucola, non li abbia agganciati bene e uno di essi gli sia caduto sopra non lasciandog­li scampo. La Procura di Belluno ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo ma non sono emerse responsabi­lità di terze persone. Luciano Scariot viveva a Seren del Grappa con la moglie e il figlio di 16 anni. Era proprietar­io di una ditta omonima locale che vende legna da ardere e pellet.

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Incidenti a catena Quello di ieri è l’ennesimo episodio avvenuto di recente

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