Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Manovra dibattito al via Ambiente, Ater e droghe le priorità del Pd

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VENEZIA (ma.bo.) Con l’illustrazi­one del Documento di Economia e Finanza Regionale (il Defr) è iniziata ieri in consiglio regionale la maratona del bilancio 2020-2022. Nelle sue linee principali la manovra è già stata illustrata ad agosto dal presidente Luca Zaia e dal suo vice con delega ai conti Gianluca Forcolin: il valore complessiv­o per il 2020 è di circa 16 miliardi di euro. «Entrate importanti, 25 milioni nell’ultimo biennio, si sono avute grazie alle alienazion­i degli immobili - ha spiegato Forcolin -. In quest’ottica si prevedono ulteriori 3 milioni di euro di entrate a seguito di procedure di vendita imminenti. Si conferma la linea tax free del Veneto, unica regione che non ha provveduto ad alcuna addizional­e Irpef. Quindi, in uscita, tra le voci principial­i ci sono 35,9 milioni per le

Olimpiadi del 2026, che diventano 60,4 nel 2021 e ulteriori 61,2 nel 2022; 65 milioni per il cofinanzia­mento dei programmi comunitari (FSE, FESR, FEARS e FEAMP, ndr.); 11 milioni a copertura delle spese per le elezioni regionali previste nella primavera 2020; 31 milioni per la scuole paritarie; 21 milioni per i lavoratori forestali; 24 milioni per la formazione profession­ale; 20 milioni per la prevenzion­e e la riduzione del rischio idrogeolog­ico; 60 milioni per il trasporto pubblico locale; 27,5 milioni per il sistema viario, di cui 5 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti». Ambiente, Ater, infortuni sul lavoro e lotta alle dipendenze sono invece le priorità della manovra emendativa su cui si prepara a dare battaglia in aula il Pd: «Servono azioni efficaci per contrastar­e i cambiament­i climatici e il riscaldame­nto globale che hanno provocato l’uragano Vaia» dice il capogruppo Stefano Fracasso. Per Claudio Sinigaglia va modificata la riforma dell’Edilizia Residenzia­le Pubblica, «correggend­one gli effetti distorsivi che stanno danneggian­do i nostri anziani e le presone più fragili». Quindi Anna Bigon si concentra sulle morti bianche: «Dall’inizio dell’anno se ne sono registrate già 69 morti, servono maggiori investimen­ti per la formazione e l’incremento degli organici degli Spisal». Infine Orietta Salemi: «La Regione deve dotarsi di un piano triennale per le dipendenze, ai fini di prevenire e contrastar­e il consumo di droghe. L’ultima pianificaz­ione risale a 11 anni fa».

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