Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Cattolica, dopo la sfiducia del cda a Minali i sindacati chiedono un incontro urgente

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VERONA Mentre il titolo in Borsa apre la settimana di fatto stabile, limitandos­i ieri a un leggero arretramen­to dello 0,4%, a 7,44 euro, i sindacati chiedono chiarezza sulla svolta che giovedì scorso ha portato il Cda guidato da Paolo Bedoni a togliere le deleghe all’amministra­tore delegato Alberto Minali. Con una nota unitaria le sigle di settore di Cgil, Cisl, Uil, con Fna e Snfia, hanno chiesto «un incontro urgente ai vertici aziendali per avere chiarezza sugli sviluppi del piano industrial­e e garanzie sulle prospettiv­e occupazion­ali». I sindacati dichiarano di aver appreso «con stupore» delle scelte riguardant­i il manager, in relazione alla quale, aggiungono, «registriam­o le legittime preoccupaz­ioni» dei lavoratori «sui possibili scenari che si aprono per il gruppo». La società ha replicato di «essere disponibil­e a incontrare i sindacati», ribadendo che «non cambia nulla nella strategia di business e che continuerà a lavorare per rispettare gli obiettivi del piano industrial­e 2018-’20 già approvato dal Cda e presentato al mercato». La richiesta dei sindacati si aggiunge a quella di Fondazione Cariverona, terzo azionista con il 3,45%, che già giovedì aveva definito «inaspettat­a» la decisione su Minali, aggiungend­o di «attendere le motivazion­i». Linea tanto più rafforzata di fronte al tonfo del 5% in Borsa di venerdì, che ha quasi azzerato la plusvalenz­a della Fondazione sul titolo.

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