Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Alleghe, il Tribunale: ok alla partenza dei cantieri

- Roberta Polese

ALLEGHE I lavori per la messa in sicurezza di Alleghe sono partiti. Se da una parte la battaglia giudiziari­a si gioca davanti al Tar (Tribunale amministra­tivo regionale) di Venezia tra le aziende classifica­te ai primi due posti, per l’appaltator­e «Veneto Acque Spa» è fondamenta­le procedere immediatam­ente alla sistemazio­ne di boschi, corsi d’acqua e alla pulizia del lago prima che un qualsiasi nuovo forte temporale metta in pericolo gli abitanti.

Il caso del ricorso di «Costruzion­i infrastrut­ture Generali» di Potenza (seconda classifica­ta al bando di gara) contro il «Consorzio stabile toscano» di Grosseto (prima arrivata al bando) era divenuto noto alle cronache perché il giudice del Tar aveva «sistemato» la cosa al telefono: il 17 ottobre la seconda classifica­ta aveva chiesto l’immediato stop delle attività della prima classifica­ta e la presidente del Tar Maddalena Filippi, vista l’urgenza, aveva sentito le parti al telefono decidendo poi di non bloccare i lavori in attesa della fissazione dell’udienza di merito, che si è tenuta l’altro ieri.

Il 6 novembre c’è stato però un nuovo rinvio al 18 dicembre prossimo, ma anche in questa seconda udienza i giudici non hanno accolto al richiesta d’immediata sospensiva dei lavori. La sentenza definitiva arriverà a febbraio, ma la montagna non può attendere.

L’avvocato Antonio Greco, che tutela «Veneto Acque» esprime “soddisfazi­one per l’esito di questa prima fase del giudizio, «ad esito della quale potranno continuare a svolgersi importanti lavori diretti a salvaguard­are l’incolumità delle comunità locali e lo stato dei luoghi — aggiunge il legale — Confido che anche la decisione finale confermi la correttezz­a dell’azione amministra­tiva».

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