Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Alleghe, il Tribunale: ok alla partenza dei cantieri
ALLEGHE I lavori per la messa in sicurezza di Alleghe sono partiti. Se da una parte la battaglia giudiziaria si gioca davanti al Tar (Tribunale amministrativo regionale) di Venezia tra le aziende classificate ai primi due posti, per l’appaltatore «Veneto Acque Spa» è fondamentale procedere immediatamente alla sistemazione di boschi, corsi d’acqua e alla pulizia del lago prima che un qualsiasi nuovo forte temporale metta in pericolo gli abitanti.
Il caso del ricorso di «Costruzioni infrastrutture Generali» di Potenza (seconda classificata al bando di gara) contro il «Consorzio stabile toscano» di Grosseto (prima arrivata al bando) era divenuto noto alle cronache perché il giudice del Tar aveva «sistemato» la cosa al telefono: il 17 ottobre la seconda classificata aveva chiesto l’immediato stop delle attività della prima classificata e la presidente del Tar Maddalena Filippi, vista l’urgenza, aveva sentito le parti al telefono decidendo poi di non bloccare i lavori in attesa della fissazione dell’udienza di merito, che si è tenuta l’altro ieri.
Il 6 novembre c’è stato però un nuovo rinvio al 18 dicembre prossimo, ma anche in questa seconda udienza i giudici non hanno accolto al richiesta d’immediata sospensiva dei lavori. La sentenza definitiva arriverà a febbraio, ma la montagna non può attendere.
L’avvocato Antonio Greco, che tutela «Veneto Acque» esprime “soddisfazione per l’esito di questa prima fase del giudizio, «ad esito della quale potranno continuare a svolgersi importanti lavori diretti a salvaguardare l’incolumità delle comunità locali e lo stato dei luoghi — aggiunge il legale — Confido che anche la decisione finale confermi la correttezza dell’azione amministrativa».