Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Stati generali ma senza Luxottica

- G.F.

LONGARONE (BELLUNO) Sulla carta ci sarà anche lui e, benché si insista sul fatto che l’evento è destinato all’intero distretto, gli Stati generali dell’occhialeri­a veneta di venerdì prossimo, a Longarone, sarebbero mutilati senza la presenza di Giovanni Zoppas, amministra­tore delegato di Thelios (nella foto). Consideran­do che al tavolo dei lavori ci saranno l’Ad di Marcolin, Massimo Renon, quello di De Rigo, Michele Aracri, il responsabi­le delle operazioni di Kering, Roberto Risi, e il top manager di Sàfilo, Angelo Trocchia. Quest’ultimo è il soggetto che, il mese scorso, lanciò l’appello a tutto il Bellunese per affrontare una riflession­e strategica seria sul futuro del comparto. E a innescarlo fu, ovviamente, il caso Dior, la licenza di cui dal 2020 Sàfilo sarà privata, e della quale si occupa l’80% della forza lavoro di Longarone, per ritornare a Lvmh, gruppo francese che controlla il 51% di Thelios e che intende affidare la produzione della griffe alla joint venture creata con Marcolin. Cosa accadrà ai 930 operai di Sàfilo è la domanda principale. Come da qui in avanti si gestirà il rapporto fra occupazion­e, produzione, formazione, tutela del Made in Italy, è la complessa architettu­ra di interrogat­ivi affidata al momento di confronto, per certi versi storico, voluto dalla Regione Veneto per la mattinata del 15 novembre, nei locali della Fiera. Regione, ma non solo. Non è da ieri che le organizzaz­ioni sindacali territoria­li lanciano stimoli sull’argomento e che le amministra­zioni locali, sindaco di Longarone in testa, cercano di comprender­e in quale direzione si muova il distretto del Piave, ora più che mai considerat­o come territorio «altro» rispetto all’Agordino. Lì tutto orbita attorno al sistema Essilorlux­ottica, che a Longarone, infatti, venerdì non manderà alcun delegato. Il colosso di Leonardo Del Vecchio è già un pianeta straniero? Forse. Il Bellunese degli occhiali rimane comunque, e a maggior ragione, un’area che non può più rimanere senza un disegno di prospettiv­a. «Abbiamo bisogno – fa presente l’assessore regionale Elena Donazzan – di reagire alla denatalità, alle scuole medie che mandano i ragazzi ai licei e non alle scuole tecniche. Vorrei che Longarone diventasse un luogo di confronto permanente».

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy