Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fabbrica in crisi, appello del sindaco Cesa e dei sindacati
BORGO VALBELLUNA «Se non interviene il governo, qui sarà un disastro». Lo pensa il sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa, su «Wanbao Acc Italia», stabilimento (nella foto accanto al titolo) di compressori per frigoriferi con sede a Mel e con 285 occupati. Già tre settimane fa, in una riunione tra l’azienda e i rappresentanti dei lavoratori al Mise (ministero dello Sviluppo economico), era emerso quello che si sospettava e cioè che la proprietà cinese, la multinazionale «Wanbao», fosse intenzionata a vendere o comunque a chiudere la fabbrica. Ha incaricato il network globale di consulenza «Pwc» («PricewaterhouseCoopers» di Londra) di trovare un acquirente.
Intanto il responsabile dello stabilimento bellunese, Haijiang Lu, già in estate aveva annunciato che Mel sarebbe andata avanti fino all’esaurimento dei soldi in cassa, cinque milioni di euro, che sarebbero bastati fino a fine febbraio, considerate le perdite da 700 mila euro al mese.
Dell’incontro tra azienda e Rsu (Rappresentanze sindacali unitarie) di ieri l’altro si hanno versioni contrastanti.
Per i sindacati, Lu avrebbe detto che la ricerca di un acquirente è finita ed è andata male. Per l’azienda, sarebbe terminata solo la fase istruttoria di «Pwc», che precede l’individuazione dei possibili pretendenti. Comunque sia, il tempo a disposizione è poco. Secondo Cesa, «senza la volontà dei cinesi di perseguire a medio termine la ricerca di un acquirente, la possibilità di trovarne uno è