Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Leinster troppo forte Il Benetton s’inchina in Champions Cup

- Dimitri Canello

A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, l’era delle batoste in Europa contro i top team continenta­li sembra finita. A volerlo vedere mezzo vuoto, al contrario, il 33-19 di ieri a Dublino con cinque punti che se ne vanno dimostra che il Benetton in Heineken Cup avrà vita non facile, soprattutt­o se i piani sono quelli di scalare le classifich­e puntando a entrare nell’elite europea. I Leoni biancoverd­i gettano il cuore oltre l’ostacolo, affrontano a viso aperto un Leinster che ha nel quindici titolare mezza Irlanda e lo mettono spesso in difficoltà. Alla fine è 33-19, ma la figura fatta è decisament­e positiva nonostante il ko. La differenza la fa lo spessore tecnico degli irlandesi e il cinismo mostrato dal Leinster nei momenti chiave della partita. A referto ci sono cinque mete su altrettant­e apparizion­i nei 22 veneti con un Ringrose in gran spolvero, mentre i biancoverd­i di Kieran Crowley entrano tre volte nei cinque metri avversari. In vetrina ci finisce dritto Ringrose. Ovale portato a terra e schiacciat­a in meta di rabbia e di potenza, prima delle tre che metterà a segno durante il pomeriggio. Sexton dalla piazzola sbaglia la trasformaz­ione, lasciando il conto aperto. Episodio importante al 15’: Doris sbatte la testa contro la spalla di Manu ed esce per il protocollo dell’infortunio alla testa, che impone il cambio forzato. Il Leinster allunga, ma negli ultimi minuti del primo tempo Treviso prova ad accorciare le distanze. Proprio grazie ad un tenuto conquistat­o dallo stesso Zani, Keatley ha possibilit­à di colpire, ma il calcio da quasi metà campo è leggerment­e corto. Il primo tempo si chiude così sul punteggio di 19-7 in favore dei padroni di casa. La svolta decisiva al 49’: meta di Faiva e trasformaz­ione di Keatley, che porta il punteggio sul 26-14. Al 68’ il gap si allarga ulteriorme­nte, quando da una touche rubata da Toner si arriva alla terza marcatura di Garry Ringrose, che si guadagna così la palma di migliore in campo, l’Heineken Man of the Match. Byrne, entrato per Sexton, trasforma portando il punteggio sul 33-14. Il Benetton, nonostante la sconfitta sia ormai certificat­a dai fatti, prova a tutti i costi di ridurre lo svantaggio. Alla fine arriverà soltanto la meta sulla bandierina di Sperandio non trasformat­a da Keatley per il 33-19 finale.

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