Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ifis, a Colombini bonus d’ingresso e paracadute d’oro in caso d’uscita
VENEZIA Banca Ifis rafforza il ruolo di presidente e vice. E garantisce bonus d’ingresso e «paracadute d’oro» all’amministratore delegato Luciano Colombini in caso di uscita anticipata. In attesa del nuovo piano industriale, per la banca con sede a Mestre spunta un’assemblea dei soci sotto Natale, in prima convocazione il 19 dicembre alle 18 (soluzione più probabile) e in seconda il 30 dicembre alle 9.30. Date non proprio agevoli, ma le ultime possibili dopo il via libera di Banca d’Italia e il mese di preavviso per le convocazioni, per chiudere in tempo un altro passaggio nel riassetto seguito in primavera all’uscita dell’Ad Giovanni Bossi.
Secondo i documenti per gli azionisti, nella parte straordinaria saranno proposte modifiche allo Statuto che precisano il ruolo di presidente e vicepresidente. Le modifiche stabiliscono, rispetto a prima, che è il presidente «di norma» a presiedere l’assemblea e a indicare eventualmente chi lo sostituisca, potere che, in sua vece, spetta al vicepresidente. In più si fissa rispetto al passato che la rappresentanza legale, in caso di assenza o impedimento del presidente, spetta al vice. Scelte che paiono rafforzare il tandem di vertice tra il presidente Sebastien von Fürstenberg e il suo vice, il figlio Ernesto. Con il successivo nuovo articolo 10bis, che in più pare già prefigurare un futuro passaggio di consegne (ma in banca fanno sapere che non è fatto per questo), con l’introduzione della figura del presidente onorario. Che può essere nominato dall’assemblea, «anche al di fuori dei componenti del consiglio di amministrazione», scegliendolo «tra le persone che abbiano significativamente contribuito al prestigio e allo sviluppo della società». Presidente onorario che può partecipare ai cda «con funzione consultiva e senza diritto di voto» e alle assemblee, e a cui il cda può affidare «incarichi di rappresentanza della società».
Proposto poi in assemblea l’aggiornamento delle politiche di remunerazione, per recepire gli accordi legati all’ingresso dell’amministratore delegato Luciano Colombini e di altri dirigenti rilevanti. Cambia il meccanismo della parte variabile dello stipendio: cancellato lo schema usato per Bossi (1,5% lordo sulla parte superiore agli 80 milioni di euro di utile consolidato), a Colombini verrà riconosciuto una parte variabile che varia tra il 60% e il 100% della parte fissa al raggiungimento tra l’80% e il 100% di target annuali verificati dal cda.
Gli altri aspetti rilevanti sono «il riconoscimento, in via eccezionale» di un bonus d’ingresso, così come di quello che viene definito un «paracadute d’oro» (Golden Parachute) in caso di uscita anticipata di Colombini prima di tre anni. Così, in caso di uscita consensuale, si prevede comunque il pagamento dello stipendio fisso fino a tre anni e della media della parte variabile con un massimo di 24 mesi. Compensi pagati anche «in caso di cessazione dell’incarico per cause obiettive non imputabili al manager» (tra queste morte, malattia o invalidità); ma qui la parte variabile scende a 12 mesi. Golden Parachute previsto, a differenza del passato, per l’Ad e il personale rilevante, anche in caso di rimozione, per evitare controversie. Ma qui «in nessun caso - si legge nel documento - l’ammontare lordo potrà essere superiore a 24 mensilità». La proposta di aggiornamento delle remunerazioni non cita cifre. Ma i compensi fissi annuali corrisposti a Bossi nel 2018 sono stati 675 mila euro. E quelli di Colombini dovrebbero superare i 700 mila.