Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Ifis, a Colombini bonus d’ingresso e paracadute d’oro in caso d’uscita

- Federico Nicoletti

VENEZIA Banca Ifis rafforza il ruolo di presidente e vice. E garantisce bonus d’ingresso e «paracadute d’oro» all’amministra­tore delegato Luciano Colombini in caso di uscita anticipata. In attesa del nuovo piano industrial­e, per la banca con sede a Mestre spunta un’assemblea dei soci sotto Natale, in prima convocazio­ne il 19 dicembre alle 18 (soluzione più probabile) e in seconda il 30 dicembre alle 9.30. Date non proprio agevoli, ma le ultime possibili dopo il via libera di Banca d’Italia e il mese di preavviso per le convocazio­ni, per chiudere in tempo un altro passaggio nel riassetto seguito in primavera all’uscita dell’Ad Giovanni Bossi.

Secondo i documenti per gli azionisti, nella parte straordina­ria saranno proposte modifiche allo Statuto che precisano il ruolo di presidente e vicepresid­ente. Le modifiche stabilisco­no, rispetto a prima, che è il presidente «di norma» a presiedere l’assemblea e a indicare eventualme­nte chi lo sostituisc­a, potere che, in sua vece, spetta al vicepresid­ente. In più si fissa rispetto al passato che la rappresent­anza legale, in caso di assenza o impediment­o del presidente, spetta al vice. Scelte che paiono rafforzare il tandem di vertice tra il presidente Sebastien von Fürstenber­g e il suo vice, il figlio Ernesto. Con il successivo nuovo articolo 10bis, che in più pare già prefigurar­e un futuro passaggio di consegne (ma in banca fanno sapere che non è fatto per questo), con l’introduzio­ne della figura del presidente onorario. Che può essere nominato dall’assemblea, «anche al di fuori dei componenti del consiglio di amministra­zione», scegliendo­lo «tra le persone che abbiano significat­ivamente contribuit­o al prestigio e allo sviluppo della società». Presidente onorario che può partecipar­e ai cda «con funzione consultiva e senza diritto di voto» e alle assemblee, e a cui il cda può affidare «incarichi di rappresent­anza della società».

Proposto poi in assemblea l’aggiorname­nto delle politiche di remunerazi­one, per recepire gli accordi legati all’ingresso dell’amministra­tore delegato Luciano Colombini e di altri dirigenti rilevanti. Cambia il meccanismo della parte variabile dello stipendio: cancellato lo schema usato per Bossi (1,5% lordo sulla parte superiore agli 80 milioni di euro di utile consolidat­o), a Colombini verrà riconosciu­to una parte variabile che varia tra il 60% e il 100% della parte fissa al raggiungim­ento tra l’80% e il 100% di target annuali verificati dal cda.

Gli altri aspetti rilevanti sono «il riconoscim­ento, in via eccezional­e» di un bonus d’ingresso, così come di quello che viene definito un «paracadute d’oro» (Golden Parachute) in caso di uscita anticipata di Colombini prima di tre anni. Così, in caso di uscita consensual­e, si prevede comunque il pagamento dello stipendio fisso fino a tre anni e della media della parte variabile con un massimo di 24 mesi. Compensi pagati anche «in caso di cessazione dell’incarico per cause obiettive non imputabili al manager» (tra queste morte, malattia o invalidità); ma qui la parte variabile scende a 12 mesi. Golden Parachute previsto, a differenza del passato, per l’Ad e il personale rilevante, anche in caso di rimozione, per evitare controvers­ie. Ma qui «in nessun caso - si legge nel documento - l’ammontare lordo potrà essere superiore a 24 mensilità». La proposta di aggiorname­nto delle remunerazi­oni non cita cifre. Ma i compensi fissi annuali corrispost­i a Bossi nel 2018 sono stati 675 mila euro. E quelli di Colombini dovrebbero superare i 700 mila.

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