Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
«È notte, suono alla porta per dire a una madre che il figlio non c’è più»
VENEZIA Nei primi sei mesi del 2019, gli incidenti sono stati 82.048 (in media, 453 al giorno, 19 ogni ora) e hanno causato 1.505 morti, l’1,3 per cento in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un aumento che si registra, in particolare, sulle autostrade (+25 per cento) e sulle vie extraurbane (+0,3 per cento), e che viene definito «preoccupante» perché allontana l’Italia dall’obiettivo europeo di riduzione del 50 per cento delle vittime della strada entro il 2020. Nota di consolazione, il calo sia degli incidenti che hanno provocato lesioni (-1,3%) sia di quelli con feriti (2,9%).
È quanto risulta a Istat e Aci sulla base di dati preliminari relativi al primo semestre dell’anno. La stima è nazionale, ma è probabile che in Veneto le cose non vadano molto meglio.
Per quanto riguarda questo 2019 lungo le strade della nostra regione, gli unici dati ufficiali a disposizione sono quelli sugli incidenti nei quali è intervenuta la polizia stradale: 68 morti nel 2018 (3.033 feriti), 69 quest’anno (2.809 feriti). L’Osservatorio Strada Sicura ha invece monitorato l’andamento dei sinistri nella sola provincia di Verona: se tra gennaio e giugno del 2018 si sono contati venti incidenti mortali, nello stesso periodo di quest’anno erano ben ventisette. Ma sono dati troppo parziali per capire se ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza.
Le ultime statistiche complete, sono quelle relative ai bilanci dello scorso anno, diffusi da Istat e Aci. Nel 2018 in Veneto si sono registrati 14.105 incidenti, causa di 311 morti e 19.313 feriti. Maglia nera è proprio la provincia di Verona (62 morti) seguita da Padova (58 vittime) e Treviso, che ha pianto 56 vite. Più di frequente, le vittime sono anziani tra i 75 e gli 84 anni: 46 morti e oltre a 998 feriti appartengono a questa fascia d’età. Le auto sono i mezzi maggiormente convolti negli incidenti (17.424), ma subito dopo vengono moto e scooter (3.571) e, a sorpresa, le biciclette a pedalata assistita, i risciò, i tandem e le handbike (le bici a tre ruote). Più dei mezzi pesanti: ne risultano implicati 2.125.
Si parla spesso delle stragi del sabato sera, ma in Veneto i giorni più funestati dagli incidenti sono il venerdì (quando i camionisti si mettono sulla strada del rientro) e il lunedì (quando il traffico è più intenso). La colpa? Di certo non di pioggia e neve: secondo i dati Istat e Aci, in Veneto la maggior parte degli incidenti avviene con il cielo sereno e il manto stradale asciutto, situazione meteo che abbassa le difese e invita alla velocità.