Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
La Salsa passa al Comune e diventa la «casa» dei festival
«L’ex caserma polo culturale». Quest’anno 128 mila visitatori agli eventi
TREVISO Una rete di 16 festival da 128 mila visitatori in 113 giorni di eventi distribuiti in quasi tutto l’anno merita una casa. «Quando il demanio completerà la cessione al Comune dell’ex caserma Salsa, realizzeremo la casa delle associazioni, perché possano fare lì le loro attività»: parola di Mario Conte, sindaco di Treviso. Santa Maria del Rovere è il luogo. I festival cittadini avevano ribadito la necessità di trovare un edificio che potesse consentire una migliore programmazione, che fosse una risposta strutturale, senza pellegrinaggi annuali alla ricerca di un sito adeguato; avevano chiesto un luogo in centro storico perché il lavoro fosse diffuso e collegato agli altri siti culturali. Ma il Comune ha individuato una «casa» fuori mura per dare sfogo e stimolo alla moltitudine di idee che scaturiscono dai festival letterari, di illustrazione e fumetti, di cinema e cultura, musica e scienza, arte e sociale. Conte dà anche un annuncio a sorpresa: «Volevamo candidarci a capitale della cultura italiana 2021 ma l’organizzazione ha escluso le città che hanno partecipato nel 2018. Poco male, abbiamo un anno in più per presentare un progetto ancora più grande e competitivo. E la rete ne sarà uno degli elementi».
E anche la riqualificazione della Salsa, per allora, potrebbe entrare nel conteggio. Il passaggio è stato approvato dal Consiglio comunale ma manca l’ultimo step burocratico. Il sindaco lo aspettava per fine anno ma i tempi si sono allungati. «C’è già un programma di massima che andremo a formalizzare in breve tempo - spiega Conte -. Negli hangar più bassi realizzeremo palestre per discipline prive di spazi adeguati, come judo e scherma. La palazzina più grande sarà invece dedicata alle associazioni. Noi investiremo subito per gli spazi comuni. Poi assegneremo gli altri e saranno le associazioni a prendersene cura». Il lato della caserma su Selvana invece sarà demolito per aprire una grande piazza di quartiere e siccome due edifici saranno occupati da agenzia delle entrate e guardia di finanza, «sarà un luogo davvero sicuro» promette Conte. Il complesso, però, va rimesso a norma e ci vorranno almeno tre anni.
La rete dei festival di Treviso ha già il calendario 2020 (da aprile a novembre) quasi pronto. Nel 2019 i 16 festival con 700 volontari hanno dato vita 460 eventi.