Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Pedemontana altri venti km aperti a febbraio
VENEZIA Lo schema è un po’ quello dei fuochi di fine anno. Alla conferenza stampa natalizia, è un crescendo di primati messi in fila da un video che riassume il 2019 del governatore più amato dagli italiani. La ricostruzione post Vaia, le colline del prosecco riconosciute dall’Unesco, le olimpiadi invernali Milano-Cortina, per citare alcuni capitoli, e la sanità d’eccellenza.
Il gran finale, con i botti conclusivi, ha i colori delle anticipazioni di Zaia sul nuovo anno. Si inizia dalla Pedemontana: «La chiuderemo come promesso per il 31 dicembre 2020, quando mancheranno all’appello solo i sei chilometri della galleria di Malo, che è stata sequestrata e dissequestrata. Ma, anziché aprire in queste settimane un altro piccolo tratto che rischiava di intralciare i cantieri ormai aperti al 75%, abbiamo optato per l’apertura fra febbraio e marzo di una tratta più lunga». Par di capire che il taglio del nastro riguarderà il proseguo verso ovest dei primi 6 km inaugurati a giugno dall’A31 a Breganze. Un’altra ventina di km fino a Malo, circa un terzo del totale. «Questa è una partita entusiasmante, preoccupante e anche stancante per certi versi. chiosa il governatore - Non dimentichiamo che è la prima finanza di progetto che in Italia viene rovesciata: il concessionario incassa un canone e ha l’obbligo di gestire,mantenere e consegnarci l’infrastruttura a norma tra 39 anni». Resta un punto di domanda su quando i due tronconi saranno congiunti dalla galleria di Castelgomberto. Zaia spiega che dipenderà anche dalla scelta di utilizzare le mine o le frese per scavare, più veloci e rumorose le prime, più lente e meno impattanti le seconde. I tecnici aggiungono che dal momento del dissequestro definitivo (al momento c’è solo quello finalizzato alla messa in sicurezza) si dovranno calcolare all’incirca altri sei mesi. E quanto alla gestione, si pensa a creare una via per affidarla a Cav, società che già gestisce il Passante di Mestre.
Novità anche sul fronte caldissimo della sanità. «I medici di base - anticipa Zaia - saranno a breve dotati di un device per effettuare ecografie ed elettrocardiogrammi in ambulatorio alleggerendo, così, i pronto soccorso su cui, proprio in queste ore, stanno convergendo i primi 80 medici laureati e abilitati dei 500 che assumiamo. Una partita su cui stiamo facendo scuola in Italia». E a proposito di salute e sicurezza, il governatore, è tornato sul tema delle stragi di giovani e giovanissimi sulla strade venete annunciando il ritorno delle campagne choc: «Ce n’è bisogno, le cronache parlano da sole - spiega - forse abbiamo allentato l’attenzione ma è tempo di mettere da parte anche il politicamente corretto: saranno immagini davvero molto forti. In gioco ci sono delle vite. E questa volta in primo piano ci saranno i telefonini, prima causa di disattenzione alla guida». Zaia non minimizza il tasto dolente dell’autonomia negata ormai da più di due anni e tre governi di tutti i colori possibili, Lega inclusa. Anzi, rilancia e annuncia che se la verifica di governo prevista per metà gennaio non darà i suoi frutti, la Regione comincerà ad approvare una legge dopo l’altra su ciascuna delle 23 materie richieste per poi farsele impugnare da Roma e «intasare la Corte Costituzionale». Il governatore ringrazia a più riprese il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, cogliendo l’assist più rilevante degli ultimi mesi, quello costituzionale, appunto: «L’autonomia è una partita a cui non abbiamo rinunciato, ringrazio il Capo dello Stato che ha eliminato la polemica sottolineato che l’ autonomia è prevista dalla Costituzione». Di elezioni non si parla, ad eccezione della richiesta veneta di un election day fra marzo e aprile per regionali e amministrative. A palazzo Balbi si alza più di un sopracciglio: «L’election day ideale include anche le politiche...chissà». Zaia glissa: «Non sono in campagna elettorale, abbiamo da amministrare qui».
Stragi sulle strade Zaia annuncia una campagna choc contro le stragi di giovanissimi sulle strade venete