Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Permasteelisa, fondi in manovra per far uscire la società dal limbo
VENEZIA Niente investitori industriali, ma l’ipotesi di un nuovo fondo speculativo, il newyorkese Atlas Capital, fra le ipotesi più concrete per un passaggio di mano di Permasteelisa. È quanto filtra dopo la conclusione di alcuni incontri informali avvenuti nei giorni precedenti il Natale con lo scopo di verificare le possibilità di una soluzione di rilancio del gruppo di Vittorio Veneto attraverso l’ingresso di soggetti già immersi nel core business della società, dal 2011 appartenente alla conglomerata giapponese Lixil. Strada che però ad oggi appare senza sbocchi. Permasteelisa, colosso specializzato negli involucri architettonici vetrati e speciali, è da tempo in una spirale negativa che accumula perdite. Il rosso è stato di oltre 850 milioni di euro negli ultimi cinque anni di cui 412 nell’ultimo esercizio a fronte di ricavi di circa 1,1 miliardi.
Nel 2002, quando il fondatore, Massimo Colomban, cedette il gruppo ad un sistema di fondi inizialmente italiani, la società fatturava 995 milioni producendo profitti per 56. Nel 2010, con il controllo di Investindustrial e Alpha (Andrea
Bonomi ed Edoardo Lanzavecchia)si toccò il record di utili di 57 milioni, dato che rimase in territorio positivo, pur calando, con la vendita a Lixil, fino al 2014. Poi il declino e le perdite.