Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Prime manovre per le elezioni del 2020

Fari puntati su Castelfran­co. A Spresiano la Lega si candida contro Dalla Pietra. Cercasi candidati a Chiarano

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Il 2019 è stato l’anno del turno elettorale amministra­tivo più corposo nella Marca, con l’elezione di 47 nuovi sindaci e degli europarlam­entari del Nordest. Nel 2020 gli elettori saranno chiamati alle urne per le Regionali e per i Comuni di Castelfran­co, Spresiano, Arcade, Vidor e Chiarano, sui quali si stanno già concentran­do le riflession­i e le energie di partiti e civiche.

La sfida più importante e dal sapore più politico è quella di Castelfran­co, 33 mila abitanti e un ruolo di guida di un territorio crocevia fra Treviso, Padova e Vicenza. Cinque anni fa vinse al ballottagg­io Stefano Marcon, sindaco leghista, che però ha scelto di non ricandidar­si (come già il suo predecesso­re Luciano Dussin, che rinunciò al secondo mandato aprendo la strada proprio a Marcon, in una Castelfran­co che cambia sindaco ogni 5 anni). «È una decisione meramente legata alla sfera personale – spiega -, per l’equilibrio a volte difficile fra gli impegni amministra­tivi, degli affetti, del lavoro. Il cuore mi piange, essere il sindaco della mia città è un orgoglio e ho sempre ricoperto questo ruolo con passione, ho ricevuto molto dall’amministra­zione e dalla politica, non sono stanco ma c’è una fatica che non posso negare. E spero di poter rimanere consiglier­e comunale, spero in maggioranz­a». La partita del totonomi è totalmente aperta e nessuno svela le carte, né in maggioranz­a né in opposizion­e, ma ci sono dei volti che possono autorevolm­ente essere considerat­i per la corsa. In casa centrodest­ra, nonostante la candidatur­a di Pier Antonio Nicoletti con Fratelli d’Italia, ci sono due attuali esponenti della giunta che possono ambire alla fascia tricolore: in primis l’assessore al commercio e all’ambiente Marica Galante, molto attiva, e il vicesindac­o Gianfranco Giovine. Nel centrosini­stra i due nomi più in vista sono quello di esperienza di Sebastiano Sartoretto, attuale capogruppo del Pd, e del civico Alessandro Boldo. Il tutto al netto di primarie che potrebbero essere organizzat­e nei prossimi mesi, anche se il tempo inizia ad essere davvero poco, e di candidati terzi.

A Spresiano si ricandida il vulcanico sindaco Marco Della Pietra: nel 2015, in una competizio­ne a sei, aveva vinto con una civica sostenuta dalla Lega ma, due anni fa, col Carroccio ha chiuso ogni rapporto e correrà da solo, anzi contro una parte della sua ex squadra. La Lega per questa sfida ha scelto di candidare Domenico Presti, per dieci anni sindaco della vicina Arcade e che completerà il suo secondo e ultimo mandato questa primavera. C’è ancora da capire come si comporterà il centrosini­stra spresianes­e.

E Arcade è il terzo Comune che va a rinnovo nella Marca: il dopo Presti non è stato ancora individuat­o e la Lega potrebbe scegliere uno dei membri della giunta che ha lavorato in questi cinque anni.

Il quarto Comune alle urne sarà Vidor, oggi saldamente in mano alla Lega e al sindaco Albino Cordiali (rieletto 5 anni fa con il 76% dei voti). Per quanto riguarda Chiarano invece la vicenda è diversa: gli elettori erano stati chiamati alle urne anche l’anno scorso ma non era stato raggiunto il quorum necessario a eleggere l’unico candidato in corsa, il leghista Stefano De Pieri. A pesare sull’affluenza e sul risultato finale della «competizio­ne» (47,29%) aveva pesato l’alto numero di cittadini residenti all’estero (740 su 3690 abitanti). Al momento il comune è commissari­ato e non ci sono ancora notizie di candidati.

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