Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Alta tensione tra bar e residenti Il Comune tenta la mediazione per la movida di piazza Trentin
Ci sono tre esigenze
TREVISO difficilmente conciliabili (e non da ieri) in centro storico: il lavoro dei locali notturni, la voglia di vita di una città come Treviso, il riposo dei residenti. Rumori e traffico, brindisi fino a tarda ora e difficoltà di arrivare al parcheggio di casa o a dormire serenamente: sono questi gli elementi della piccola «guerra» che da qualche mese infuria in piazza Trentin, uno dei luoghi della movida. Prima della pausa natalizia i dirigenti comunali hanno incontrato una rappresentanza dei gestori dei bar della piazza e i residenti, decisi a non cedere per vedere rispettata la propria quiete. «Il lavoro che sta facendo il Comune è ancora di mediazione – spiega l’assessore al commercio e vicesindaco Andrea De Checchi -. Non è semplice coniugare esigenze che, per molti aspetti, si vedono sostanzialmente contrapposte. La priorità è capire e far dialogare, trovando delle soluzioni e un equilibrio. Ovviamente, se i problemi invece di diminuire dovessero radicalizzarsi, saranno prese decisioni di natura formale, ad esempio con rilievi sul rumore prodotto già chiesti dai residenti. A quel punto, il Comune si riserva di fare quanto di propria competenza in esito ai documenti e alle istruttorie».
Come primo intervento, gli uffici di Ca’ Sugana cercheranno di migliorare le modalità operative dei locali, chiedendo di sollecitare gli avventori a un comportamento più rispettoso dopo un certo orario, e di non sostare fuori dal bar dopo l’ora di chiusura. Allo stato attuale non c’è alcun provvedimento specifico: «Dobbiamo capire bene a cosa si riferiscono le doglianze, se sono fenomeni quotidiani è un problema difficilmente conciliabile – continua De Checchi -. Alcuni elementi di criticità possono essere risolti con la collaborazione tra le parti, se si tratta di criticità nell’entrare in garage nei fine settimana, i locali potrebbero dotarsi di una vigilanza che aiuti a gestire la folla e il transito dei veicoli autorizzati, e che mantenga il vociare a livelli inferiori».
In principio fu piazzetta dei Lombardi (il Tocai), poi il sottoportico dei Buranelli (Gigi), poi ancora via Campana e piazza San Vito (Due Piani e Club27) e ora piazza Trentin (la Roggia, lo Shiraz): le osterie e i locali di Treviso finiscono nel mirino dei residenti che, in diverse delle occasioni qui citate, sono riusciti a far chiudere le serrande (a chi temporaneamente, a chi per sempre) dei bar ritenuti disturbatori. Questa è l’ennesima e sicuramente non ultima puntata.