Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Addio a Franco e Lucia morti la vigilia di Natale a poche ore di distanza

Verona, lui maestro lei casalinga: erano sposati da quasi 60 anni

- di Davide Orsato

L’agrodolce

BONAVIGO (VERONA) storia di Natale che tutti si stanno raccontand­o, in queste ore, tra Bonavigo e Roverchiar­a, due piccoli centri della Bassa Veronese, porta i nomi, incisi sulla lapide, di Franco Castellani e Lucia Pavan. Quasi sei decadi trascorse assieme, da marito e moglie. Fino all’addio, estremo, alla vigilia di Natale.

Prima è morta lei, gravemente malata da tempo, poi, poche ore dopo lui, quasi in silenzio. Così, ieri, il campanile di Bonavigo ha suonato a lenti rintocchi per due defunti. E due feretri sono arrivati davanti alla chiesa di San Giovanni Battista, per poi attraversa­re il ponte sull’Adige ed essere sepolti nella stessa tomba del cimitero della frazione di Roverchiar­etta. L’anagrafe segnava 87 anni per lui, 85 per lei, si erano sposati il 28 ottobre del 1961 e da allora non erano mai stati lontani più di qualche ora.

Una coppia diventata un simbolo della comunità. Anche perché il maestro Franco, come tutti lo chiamavano, era quel che si dice «la memoria storica» dei due paesi. Maestro elementare a Roverchiar­a per quasi trent’anni, fino al 1991 aveva insegnato a intere generazion­i di studenti. Oltre ai ragazzi conosceva praticamen­te tutti i loro papà e le loro mamme: aveva aperto, infatti, una piccola filiale assicurati­va. Non c’era nessuno, in tutta la zona che non avesse una polizza stipulata con lui. Non dovesse bastare, aveva contribuit­o a fondare la Pro Loco di Roverchiar­a e, in seguito, il Consorzio delle Pro Loco del Basso Veronese. Della prima risulta tuttora, il presidente: era il più anziano d’Italia a ricoprire quella carica. Appassiona­to di storia locale, si dice avesse un archivio preziosiss­imo di foto d’epoca. Aveva, inoltre, condotto ricerche sugli edifici religiosi locali. Questo durante la settimana: alla domenica dirigeva i cori parrocchia­li delle due comunità, oltre a quello di Bovolone.

C’è poco da sorprender­si, dunque, che ieri pomeriggio a salutare lui e la moglie Lucia,

la «grande donna» che era dietro di lui. Una presenza che, certamente, si faceva notare meno dal punto di vista delle attività sociali, regista «dietro le quinte» della vita familiare.

«Erano molto uniti — ricorda Giovanni, uno dei tre figli con Stefano e Silvia — purtroppo mio padre negli ultimi tempi aveva avuto un tracollo psicofisic­o, a causa di una malattia degenerati­va. Non era sempre lucido e non avevamo fatto in tempo a parlare con lui della morte della mamma». Ma, forse, gli è bastato avvertire la sua assenza per fare il passo finale.

Durante il funerale, il parroco, don Davide Zanola, ha voluto ricordare la formula del matrimonio: «Io prendo te, come mio sposo, o mia sposa e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia, nella salute e nella malattia. In questo caso — ha aggiunto — sono rimasti fedeli anche nel Passaggio. Sfidando assieme, in questo modo, non solo le vicissitud­ini della vita e dell’esistenza umana, come la malattia degli ultimi anni, ma anche la stessa morte».Il fatto che quella coppia abbia lasciato un ricordo vivido tra i compaesani di Roverchiar­a (dove hanno vissuto fino agli anni ’80) e di Bonavigo (dove si sono trasferiti in seguito) lo testimonia­no anche le parole che in tanti si sono scambiati sul sagrato, al termine della cerimonia.

Il sindaco di Roverchiar­a, Loreta Isolani, amica di famiglia, l’ha voluto portare fin sul pulpito: «La vicinanza, riservata ma costante e indispensa­bile di Lucia, fu per il maestro Franco indispensa­bile per il raggiungim­ento di importanti obiettivi nella vita. Lui ricoprì anche l’incarico di vicesindac­o. L’anno scorso, in segno di stima e di gratitudin­e gli abbiamo consegnato la cittadinan­za onoraria». Ora entrambi riposano a pochi passi dal centro di quel paese che hanno tanto amato.

Il figlio Erano molto uniti, papà non era più lucido ma l’ha seguita

Il sindaco

A Franco avevamo dato da poco la cittadinan­za onoraria

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(foto Sartori) Ieri si sono celebrati i funerali congiunti di Franco Castellani e di Lucia Pavan, morti a poche ore di distanza la vigilia di Natale. La coppia, conosciuti­ssima a Bonavigo e Roverchiar­a, nella Bassa Veronese, era inseparabi­le. Prima è mancata Lucia e poche ore dopo si è spento anche quello che per generazion­i di alunni è stato «il maestro Franco»
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I funerali

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