Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

E Bonan (Cisl) si appella al prefetto: «Senza ispettori a rischio la sicurezza»

Appello del sindacato. Zanoni (Pd) a Zaia: «E le 30 assunzioni promesse?»

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ALTIVOLE (m.cit.) «Mancano gli ispettori per gli Spisal, il prefetto e le istituzion­i intervenga­no per rimpinguar­e gli organici. Solo con la prevenzion­e e i controlli si aiuta la cultura della legalità». Cinzia Bonan, segretario della Cisl di Treviso e Belluno, interviene sull’infortunio costato la vita a Joseph Pudota Kishore. E lo fa per richiamare l’attenzione su quella che sta diventando un’emergenza: «Il rammarico più grande è che da anni parliamo di legalità e sicurezza ma mancano gli organismi per renderle concrete. Sappiamo che, come per le badanti, il lavoro in agricoltur­a è parcellizz­ato e polverizza­to ed è difficile riuscire a controllar­e un sistema che, anche nella nostra realtà, è fatto di piccole aziende. Dove spesso si sorvola sulle misure di sicurezza perché si sa che i controlli sono rarissimi. Proprio perché mancano gli ispettori. Per questo mi appello a prefetto e istituzion­i: senza controllo non ci può essere cultura della legalità».

A sottolinea­re il problema degli Spisal è anche il consiglier­e regionale del Pd Andrea Zanoni: «Il piano strategico per la sicurezza sul lavoro, siglato in Regione nel 2018, è rimasto sulla carta mentre continua l’emergenza degli infortuni, sette quelli mortali che si sono registrati nella Marca quest’anno. Come gruppo consigliar­e Pd abbiamo chiesto al presidente Luca Zaia di riconvocar­e immediatam­ente il tavolo strategico per verificare il rispetto degli impegni presi e che la Regione investa in maniera consistent­e sulla sicurezza». Zanoni spiega, ad esempio, che le promesse 30 assunzioni di nuovi ispettori Spisal non ci sono state: «Con risorse, umane ed economiche, numericame­nte scarse la qualità degli interventi non può che peggiorare».

Il segretario Cisl Bonan si appella anche agli imprendito­ri: «Certe leggerezze si pagano. Basta una cosa che va storta per rovinare la vita non solo alla vittima, che se avrà deciso di lavorare a certe condizioni probabilme­nte aveva necessità di farlo, e alla sua famiglia alla quale va la nostra solidariet­à. Ma anche all’imprendito­re che ora dovrà fare i conti con quello che è successo. Serve un’assunzione di responsabi­lità».

 Spesso si sorvola sulla tutela proprio perché i controlli sono rari

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