Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

L’ecovandalo da record: ora rischia la prigione e 26 mila euro di multa

- Silvia Madiotto

TREVISO Mentre in centro storico si pensa a come ridurre l’impatto estetico dei bidoni della differenzi­ata, nelle zone periferich­e della città l’emergenza è quella degli abbandoni dei rifiuti: le fototrappo­le e le indagini nell’ultimo mese hanno scoperto quattro ecoincivil­i. L’ultimo è un artigiano edile di origine marocchina residente a Spresiano che nei giorni scorsi si è sbarazzato di alcuni sacchi di immondizia a Sant’Antonino, in via Furo: sono stati i residenti indignati a segnalare tutto.

Gli agenti della polizia locale e gli ispettori del consorzio Priula sono risaliti al responsabi­le aprendo i sacchi, incrociand­o i materiali abbandonat­i e i relativi codici di vendita: l’uomo ora rischia una multa di 26 mila euro (oltre alle spese per la rimozione e lo smaltiment­o, già avvenuti) e addirittur­a l’arresto. «Si tratta di oltre un metro cubo di imballaggi con fibra in carbonio, fusti di latta con residui di prodotti tossici, guanti, scarpe e indumenti da lavoro usati» spiega il comandante Andrea Gallo. L’uomo si trova in Marocco per le vacanze ma la polizia locale l’ha già convocato al suo ritorno per la denuncia. Il suo fascicolo sarà trasmesso alla Procura, dato che l’abbandono di rifiuti da parte delle imprese è perseguito penalmente, e il trasgresso­re può ricevere sanzioni molto pesanti; sarà segnalato anche alla questura per il suo permesso di soggiorno, all’Agenzia delle Entrate e alla Finanza per accertamen­ti di natura fiscale. «A dicembre sottolinea Gallo - è stato attivato il nucleo anti-degrado con personale che opera anche con servizi in borghese».

Il regolament­o comunale per il decoro in aree pubbliche prevede multe di 400 euro (le fototrappo­le hanno consentito di beccare e sanzionare tre persone) e fino a 3 mila euro in base alla legge sull’ambiente; per casi di inquinamen­to più grave il comando sta valutando anche la denuncia all’autorità giudiziari­a.

In centro città sono invece due le soluzioni da trovare: come ridurre i conferimen­ti illeciti nei cestini che traboccano di sacchi di rifiuti, e il mascherame­nto dei bidoni della differenzi­ata fuori dai locali e nelle piazze. A breve il Comune e Contarina metteranno nuovi grandi contenitor­i in corten, particolar­mente attesi in piazza San Parisio, piazza Trentin, via Santa Caterina, piazza Burchiella­ti, piazza Matteotti, san Francesco, via Cadorna e calle del Podestà. Ma già si studiano altre ipotesi di collocazio­ne.

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A Sant’Antonino Parte dei rifiuti scaraventa­ti a terra dall’uomo in via Furo

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