Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
L’ultimo ruggito dell’anno Il Benetton si divora le Zebre
Vittoria con bonus nel derby per i Leoni che si riaffacciano in zona playoff
Benetton Treviso 36 Zebre Rugby 25
Un sabato pomeriggio indimenticabile. Di fronte ad un Monigo tutto esaurito per il secondo derby d’Italia stagionale, i Leoni ruggiscono ferocemente e abbattono le Zebre per 36-25. La ciliegina sulla torta di un 2019 memorabile, costellato dalla storica qualificazione ai playoff di Pro14 lo scorso maggio ed il ritorno in Champions Cup con il bellissimo successo di metà dicembre contro Lione. Contro i Ducali è andato in onda un altro capitolo appassionante della rivalità Benetton-Zebre, una recita teatrale che per i biancoverdi ha assunto contorni epici. Perché la grande gioia trevigiana è fortificata dal fatto che per più di trequarti di sfida i Leoni hanno giocato con un uomo in meno per l’espulsione rifilata a Brex. «Abbiamo fatto vedere veramente che siamo una squadra, che siamo uniti nonostante le difficoltà» ha raccontato felice Abraham Steyn a fine partita.
In campo sono scesi dei Leoni feroci, determinati e che hanno marcato ben sei mete, – contro le quattro parmensi – sfruttando un carrettino avanzante granitico. Basti pensare che quattro volte sono stati i tallonatori, sugli sviluppi di rolling maul elefantiaci, a schiacciare l’ovale in meta. Così Haime Faiva, autore di una tripletta, ha conquistato il riconoscimento di man of the match, in una giornata che ha anche visto il pubblico di casa festeggiare Hayward per le 100 presenze in maglia Benetton (Treviso che ieri ha indossato la nuova terza divisa ndr).
Pronti, partenza, via e padroni di casa che vanno già in meta con Faiva sulle ali di un pack impressionante, che ha schiantato per 80’ quello dei parmensi. Ma al 18’ arriva l’episodio che potrebbe cambiare l’andamento del match. Piardi giudica un placcaggio di Brex pericoloso, tanto da espellere il centro oriundo. I ducali ne approfittano subito e schiacciano con Meyer la meta che vale l’8-5 ospite. Ma la scorza dei Leoni è di roccia, – e lo sarà per tutto l’incontro – Faiva è ancora sgusciante e sigla la doppietta personale. Le Zebre però sono giunte a Treviso con intenzioni vittoriose e grazie ad Elliott marcano il 13-12. Ala ospite che al 35’ è protagonista di un’altra «sliding door» del tambureggiante incontro, totalmente opposto a quello di una settimana fa nel pantano del Lanfranchi: Elliott viene ammonito per un in avanti volontario. I trevigiani fiutano l’odore del sangue e il lesto Ioane punta la bandierina per il controsorpasso casalingo poco prima del 40’. L’alba del secondo tempo è elettrizzante, Duvenage e Keatley impacchettano la quarta meta di giornata biancoverde. Poi altra maul prorompente dei Leoni e tripletta di Faiva, così Treviso dà la prima sgasata importante sul tabellone e va sul 29-18. Le Zebre sono in cortocircuito, nuovo carrettino dei biancoverdi e stavolta va in meta Makelara, che ha preso il posto di Faiva.
La marcatura finale di Sisi servirà soltanto a dare il punto di bonus mete ai bianconeri, che perdono il 14esimo derby italiano su 18. Treviso che compie un’impresa magnifica, conquista la seconda vittoria consecutiva in Pro14 e va a 23 punti nella Conference B, avvicinandosi ancor di più alla soglia playoff.