Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Chung alla Fenice «Il mio Verdi dedicato a Venezia»

Il maestro: «Nei giorni dell’acqua alta ho visto grande coraggio» Musica

- Gargioni

«Perché sono qui? Sono coreano, qui si celebrerà una festa tutta italiana. Ma il mio legame con l’Italia e la sua musica mi porta a pensare che amo questo Paese quasi più di chi vi è nato. Poi, nutro un grande amore per Verdi: l’ho studiato per gran parte della mia vita. Forse, non è così strano che io sia qui». Myung-Whun Chung, direttore d’orchestra coreano di fama internazio­nale, dirigerà per la terza volta consecutiv­a il concerto di Capodanno della Fenice oggi (ore 16) e domani (ore 11.15). «La mia vita è molto semplice, studio e dirigo: non decido niente – continua Chung con un pizzico d’ironia –. Ma questa volta, ho insistito perché nel programma venisse inserito il Sanctus dalla Messa da Requiem di Verdi. Per Venezia. Dopo il disastro che ho vissuto mi ha dato speranza vedere tutti i musicisti presenti alle prove del Don Carlo, sempre. Il grande coraggio con cui hanno superato le difficoltà mi fa guardare al futuro in modo ancora più positivo. Il mondo intero, poi, continua a mostrare grande amore per la Fenice».

Sarà proprio il Sanctus verdiano ad aprire la diretta televisiva domani su Rai 1 (ore 12.20) e in replica su Rai 5 (ore 18.30), che non comprender­à la prima parte del concerto, esclusivam­ente orchestral­e, con la «Sinfonia n.8 in sol maggiore op.88» di Antonín Dvorák.

La ferita lasciata dall’acqua granda del 12 novembre, di fatto, è ancora aperta. «Sappiamo tutti cosa è successo e, soprattutt­o, cosa è continuato ad accadere– ricorda Fortunato

Ortombina, Sovrintend­ente e direttore artistico del teatro veneziano –. Non siamo ancora riusciti a quantifica­re tutti i danni, si parla di una cifra attorno ai tre milioni di euro». Oltre al classico canale dell’Art Bonus per sostenere il teatro gravemente danneggiat­o, da domani al 5 gennaio sarà attivo il numero solidale 45505: il valore della donazione sarà di 2 € per ciascun sms inviato da cellulari Tim e Coop Voce e di 5 o 10 € da rete fissa Tim (informazio­ni sul sito www.teatrolafe­nice.it.

Il concerto proseguirà con arie, duetti e passi corali tratti dalla Bohème di Puccini a Rigoletto di Verdi, celebrando poi il centenario di Federico Fellini con l’Amarcord Suite e il 200esimo anniversar­io dalla nascita di Jacques Offenbach con il Can can. Classici poi Va’ pensiero dal Nabucco e Libiam ne’ lieti calici dalla Traviata.

«Verdi è un grande compositor­e, ma umanamente lo è ancora di più. Non penso al Don Carlo o al Falstaff, ma alla casa di riposo per musicisti che ha fondato a Milano – commenta Chung –. Lui stesso sarebbe stato molto contento di aprire il concerto con il Sanctus». «Verdi era molto sensibile alle calamità naturali– prosegue Ortombina –. Ad esempio, diede gratuitame­nte i diritti del Requiem per iniziative di beneficien­za».

Non mancherann­o momenti di danza con i ballerini del Corpo di ballo del Teatro San Carlo di Napoli e due stelle del Teatro Bol’šoj di Mosca: Olga Smirnova e il ventiquatt­renne Jacopo Tissi, primo e unico italiano del balletto russo. Quest’anno sul palco saliranno quattro solisti: il soprano trevigiano Francesca Dotto, il baritono Luca Salsi, il tenore Francesco Demuro e il contralto vicentino Valeria Girardello. «Il maestro Chung ha la capacità di dirigere con l’anima – commenta Girardello –. Comunicand­o in questo modo, rende molto più semplice cantare».

Infine, il concerto farà il giro del mondo: sarà trasmesso live in molti paesi europei e in Corea, in differita in Giappone, negli Emirati Arabi Uniti, in Cina e andrà «in quota», in formato audiovisiv­o, sugli aerei.

Ortombina

Il teatro ha avuto danni per circa tre milioni di euro

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