Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Incidenti, scatta la campagna choc
Carcasse d’auto davanti ai locali, Zaia ripropone l’iniziativa del ‘98. «Veneto apripista»
SPRESIANO (TREVISO) Riparte la campagna choc per la sicurezza stradale. «Abbiamo sbagliato ad abbassare la guardia - ammette il governatore Luca Zaia -. E ora dobbiamo ripartire da zero». Dalle carcasse delle automobili fuori dalle discoteche, nella speranza che i ragazzi ci buttino un occhio prima di entrare, e magari bevano un drink di meno.
E dunque
SPRESIANO (TREVISO) si ricomincia là dove ci si era lasciati nel 1998, con la Y10 Autobianchi semidistrutta davanti alla sede della Provincia di Treviso. «Abbiamo sbagliato ad abbassare la guardia - ammette il governatore Luca Zaia -. E ora dobbiamo ripartire da zero». Dalle carcasse delle automobili fuori dalle discoteche, nella speranza che i ragazzi ci buttino un occhio prima di entrare, e magari bevano un drink di meno, ed un altro al momento di uscire, e chissà che rinuncino ad un sorpasso di troppo. Dai video trasmessi in pista con le testimonianze di chi si è salvato ma purtroppo è rimasto inchiodato ad una sedia a rotelle. Dalle immagini viralizzate sui social delle vittime degli incidenti intubate in ospedale, le famiglie distrutte, il sangue sull’asfalto. «Molti storceranno il naso, come vent’anni fa, ma per parlare ai ragazzi dobbiamo colpirli duro allo stomaco. Dobbiamo far capire loro che no, non sono immortali. E sì, potrebbe capitare anche a loro».
Zaia l’aveva annunciato in un’intervista al Corriere del
Veneto il 16 luglio scorso, dopo la tragedia di Jesolo che ha visto morire Giovanni, Riccardo, Eleonora, Leonardo speronati da un pirata: «Occorrono nuove campagne choc, come quelle di fine anni Novanta. Dobbiamo scuotere le coscienze». Ieri, nel piazzale antistante l’Odissea, storico tempio della movida trevigiana, il governatore ha presentato l’iniziativa che il Silb, il sindacato dei locali da ballo, intende promuovere in tutta Italia tra i duemila locali che aderiscono alla sua sigla. «Al primo direttivo di gennaio a Roma, a cui prenderanno parte i presidenti provinciali della categoria, presenteremo questa bellissima iniziativa partita dal Veneto - spiega il vice presidente nazionale del Silb Paolo Artelio - nel giro di un mese e mezzo contiamo di portare la campagna in tutti i nostri locali, da sempre attenti alla sicurezza dei ragazzi. L’impatto è forte, certo, ma se così possiamo salvare una vita, non ci tiriamo fuori».
Giannino Venerandi, segretario del Silb di Treviso e membro della famiglia proprietaria dell’Odissea che è oramai un istituzione nel mondo della notte e del divertimento del Veneto, ha voluto accanto a sé un gruppo di ragazzi che frequentano e lavorano nel suo locale (come Zaia, che a vent’anni era il capo pr del «Manhattan» di
Godega di Sant’Urbano): «Penso che la loro presenza qui sia un bel messaggio, vogliamo lavorare per loro e con loro. Ci devono dare una mano, far girare il messaggio (lo slogan è “Okkio alla vita, guida con prudenza”, ndr). In passato queste campagne hanno dato buoni frutti, speriamo funzionino anche oggi. I social possono essere buoni alleati in tal senso». Zaia racconta di essere stato contattato da giovani creativi pronti a mettersi a disposizione, anche gratuitamente, per realizzare mini-spot da viralizzare in Rete. Allo stesso tempo, il Silb ha contattato alcuni noti marchi di energy drink per verificare la possibilità di offrirne ai ragazzi alcuni gratis prima di mettersi alla guida, aiutandoli così a rimanere svegli: «Più dell’alcol, spesso è la distrazione, la stanchezza, l’uso del cellulare a provocare gli incidenti» chiosa Venerandi. E il governatore rivendica gli investimenti fatti in questi anni per rendere più sicure le strade: «Abbiamo speso centinaia di milioni, intervenendo su moltissimi punti a rischio. E vanno sfatati alcuni miti: si muore più il venerdì, che il sabato sera e più spesso quando c’è bel tempo che non quando piove o c’è nebbia. Insomma, spesso si abbassa la guardia proprio quando ci si sente più sicuri. Per questo dobbiamo lavorare sul piano educativo, creando un’alleanza tra le istituzioni, e mi aspetto che i sindaci siano in prima linea, i locali, la scuola e le famiglie».