Ventenne sfregiato con una bottiglia

Il ragazzo stava ballando in un locale di via Fonderia. Settimana di aggressioni

TREVISO Tre aggressioni a poche ore di distanza rilanciano l’allarme violenza. Sabato sera un ragazzo di 21 anni è stato sfregiato con una bottiglia rotta al «Mesdames» di via Fonderia e ha riportato ferite al volto, al petto e a un’ascella; poco prima a Castelfranco tre ragazzini di 13 anni erano stati picchiati per pochi euro da due ventenni che sono stati presi subito dopo. Sempre a Treviso un anziano è stato aggredito da dei cacciatori dopo un diverbio.

TREVISO Ancora un’aggressione all’interno del locale «New Mesdames» di via Fonderia.

Questa volta a rimetterci è stato un 21enne di San Donà di Piave, aggredito prima con uno spray urticante e, qualche ora dopo, con i cocci di una bottiglia e forse un coltello, che gli hanno provocato un trauma cranico e ferite al volto. A colpirlo un giovane, forse di origine sudamericana, sulle cui tracce è ora la polizia.

E per il locale si tratta di un déjà vu. Da tempo i problemi di sicurezza e ordine dentro il club, sono oggetto di attenzione tanto che, nel novembre scorso dopo una rissa nella quale un uomo era stato ferito gravemente a colpi di bottiglia, il questore aveva imposto la sospensione temporanea dell’attività e il Mesdames aveva chiuso i battenti per 15 giorni. Ma sembra che la situazione non sia cambiata. La nuova aggressione si è consumata nella notte tra sabato e domenica. Il giovane veneziano era arrivato a Treviso insieme a un amico per una festa alla quale era stato invitato e mentre si divertiva nel locale, sarebbe stato improvvisamente avvicinato da un giovane di circa 20-25 anni d’età, con i capelli ricci tinti di biondo sulla parte superiore della testa. «Mi ha spruzzato qualcosa negli occhi – spiega -, un liquido urticante che in pochi secondi mi ha provocato un forte bruciore anche sulla pelle». Il 21enne è corso fuori dal locale per prendere un po’ d’aria fresca e passati alcuni minuti, quando si è ripreso, è rientrato e ha spiegato l’accaduto al personale di sicurezza del locale: «Mi hanno detto che lo conoscevano, che era un personaggio particolarmente pericoloso e che avrebbe potuto farmi ancora del male». A quel punto il giovane ha deciso di tenersi a debita distanza dal suo aggressore ma anche di continuare la serata con gli amici. Verso le 6 del mattino, si è avvicinato all’uscita per tornare a casa e a quel punto è stato aggredito di nuovo: «Mi ha colpito alla testa con una bottiglia, ho visto distintamente la bottiglia e ho visto lui. Era lo stesso dello spray urticante. Ho cercato di difendermi ma lui ha iniziato a colpirmi al volto con qualcosa, sembrava un oggetto metallico. Vedevo il sangue scorrermi sul viso e lui continuava a colpirmi mentre intorno a noi arrivava gente».

Il ragazzo ferito ha riferito alla polizia che nessuno degli addetti alla sicurezza sarebbe intervenuto: «A soccorrermi è stata solo una ragazza». Il giovane ha chiesto aiuto ai sanitari del Suem 118 arrivati sul posto con un’ambulanza insieme a una volante della polizia. I medici gli hanno riscontrato ferite al volto e alla gola. Oltre a un lieve trauma cranico, con una prognosi di 10 giorni. Ma una visita successiva, ha accertato altre lesioni, non riscontrate all’inizio, altre ferite da taglio anche a una spalla e all’ascella. Il ragazzo ha subito sporto denuncia affidandosi all’avvocato Enrico Branco dello studio legale Cancellier-Branco di San Donà di Piave: «Quello che è successo a nostro figlio è terribile – commentano i genitori -. Era andato a una festa ed è stato accoltellato. Purtroppo né noi né lui sapevamo dei precedenti di quel locale, dove ci risulta si siano verificati altri gravi episodi. Qualcuno ci deve spiegare perché continuano ad accadere».

La denuncia Secondo la vittima nessuno sarebbe intervenuto dopo l’aggressione

Dirigente a Trento Giancarlo Ruscitti