Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Sicurezza e sociale Le parole d’ordine del 2019 di Conte

Rafforzata la polizia locale. «E la città cresce»

- Silvia Madiotto

Nel 2019 le priorità sono state sociale e sicurezza, è in questi ambiti che Ca’ Sugana ha voluto dare segnali precisi di riflettori e risorse. Nel 2020 la giunta di Treviso si dedicherà invece ai quattro veri fronti critici per la città: traffico e sosta, depurazion­e e smog.

Traccia il bilancio del suo primo anno intero di mandato il sindaco Mario Conte e, nella lunga lista di cose fatte, ci sono elementi di difficoltà cronica da risolvere: «I nostri punti deboli sono la rete idrica e fognaria e l’inquinamen­to, sono i parametri nei quali abbiamo avuto la posizione peggiore nelle classifich­e che ci vedono primi in Veneto e settimi in Italia. Non è più il tempo di soluzioni tampone, abbiamo un piano di quattro anni per risolvere questi problemi con interventi struttural­i». Manca ancora il progetto di una grande opera che lascia il segno, ma il sindaco non si scompone: «Non mi interessa mettere una bandiera, nella distribuzi­one delle risorse abbiamo sacrificat­o proprio la grande opera. Ma arriverà a breve». Gennaio è dietro l’angolo e si vedrà.

Città in crescita

L’amministra­zione (in pieno stile leghista) posticipa la visione e si concentra sull’immediato, sul tangibile, con una netta predisposi­zione al piccolo ma subito come testimonia la task force anti-buche da 850 interventi in sette mesi. Treviso ormai cresce anche da sola: dal 2015 segna più duemila abitanti (ha 85.768 residenti), il turismo +13% nei primi cinque mesi del 2019 e «Treviso è assieme a Bolzano la città con le maggiori prospettiv­e nel Nordest» sottolinea Conte. Rispetto al 2018 sono aumentate le attività commercial­i (1.403, +1,2%) e sensibilme­nte anche i locali (490), con numeri in controtend­enza. «Abbiamo salvato il teatro comunale e adesso registra un più 12% negli abbonament­i, con il doppio dei titoli in cartellone rispetto all’anno scorso» sottolinea Conte. Nel 2019 sono cresciuti gli ingressi nei musei civici (il Bailo, che attende 3 milioni di euro di investimen­ti, ha segnato +49%).

Le bandiere leghiste

«Nel 2019 abbiamo privilegia­to le due colonne sociale e sicurezza» dice Conte. Treviso assumerà quattro agenti entro febbraio per ripristina­re il vigile di quartiere; investimen­ti sono stati fatti su corsi di addestrame­nto, veicoli e dotazioni del personale. I controlli sul territorio sono aumentati: più 450% al condominio di via Pisa, più 80% in via Fiumicelli e piazza Borsa, più 30% da novembre contro l’emergenza furti. In ambito sociale Ca’ Sugana ha aumentato del 26% i contributi per i nidi e speso il 12,5% in più per le scuole, con un contributo più alto anche per le mense scolastich­e; cresce anche la spesa anti-solitudine per aiutare gli anziani e un milione di euro è stato stanziato per la marginalit­à nel triennio 2019-22.

Investimen­ti

Il Piano degli Interventi è ancora aperto: «Non lo sentiamo nostro, dovremo farlo aderire di più al mandato politico dell’amministra­zione, per togliere ogni immobilism­o». Quasi 20 milioni di euro (+14% sul 2018) sono l’investimen­to in manutenzio­ni e lavori pubblici; scuole, alloggi popolari, strade, ciclabili e illuminazi­one sono i grandi comparti di spesa. Il tema urgente riguarda gli edifici sportivi: piscine di Santa Bona e palestra Coni di viale Vittorio Veneto sono molto vecchi e Conte sta valutando se sia più convenient­e ristruttur­are o realizzare strutture nuove. Treviso ha emesso 2.420 provvedime­nti di recupero dell’evasione fiscale che, in aggiunta ad altri accertamen­ti, hanno portato introiti per 2,2 milioni. E si punta molto sull’ufficio Europa per attingere a risorse fresche: nel 2019 sono stati presentati 15 progetti per un riconoscim­ento di 2,4 milioni (704 mila euro già incassati). In campo ambiente, il Comune segnala i 188 mila euro per la sostituzio­ne delle vecchie caldaie inquinanti (da rifinanzia­re, mentre sarà ridotto il capitolo per le bici elettriche, poco richieste).

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