Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Venezia, l’appello del Quirinale

Mattarella: tutela dell’ambiente cruciale. Baretta: non solo salvaguard­ia, una nuova strategia

- Zicchiero

Mai era accaduto prima d’ora che Venezia venisse citata nel discorso di fine anno del Presidente della Repubblica. È accaduto martedì sera, con Mattarella. Che ne ha fatto il simbolo della lotta per la difesa dell’ambiente.

VENEZIA Mai prima d’ora Venezia era stata citata in un messaggio presidenzi­ale di fine anno. Nel 1966, l’anno dell’acqua granda a 194 centimetri, Giuseppe Saragat parlò delle «alluvioni di novembre che hanno funestato Regioni a tutti care e, in esse, centri di civiltà che sono patrimonio comune a tutti i popoli», senza menzionare Firenze o Venezia. Uno stilema classico dei discorsi quirinaliz­i del 31 dicembre, quello di restare sul concetto generale senza mai scendere sul terreno dell’esempio puntuale, protocollo retorico che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha infranto a San Silvestro. «Le scelte ambientali - ha detto la massima carica dello Stato - non sono soltanto una indispensa­bile difesa della natura nell’interesse delle generazion­i future ma rappresent­ano anche un’opportunit­à importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connession­e tra la ricerca scientific­a e l’industria. Torniamo con il pensiero alle popolazion­i delle città minacciate, come Venezia per sottolinea­re come il tema della tutela dell’ambiente sia fondamenta­le per il nostro Paese. I giovani l’hanno capito». Venezia viene chiamata per nome: città esausta da due mesi da

 Baretta La città diventa il fulcro della strategia per il futuro

una impression­ante serie di acque alte eccezional­i, paradigma plastico dei danni che sta producendo il cambiament­o climatico. Il messaggio politico è chiaro e il sindaco fucsia di centrodest­ra Luigi Brugnaro, che a maggio corre per la rielezione, lo ha ringraziat­o pubblicame­nte al concerto di Capodanno alla Fenice: «Attorno alla musica, il Paese

può ritrovare quella fiducia in se stessa sollecitat­a anche dal Presidente della Repubblica Mattarella durante il suo discorso di fine anno. Lo ringrazio pubblicame­nte per aver voluto citare Venezia».

Osserva il sottosegre­tario Pd all’Economia, Pierpaolo Baretta: «Il presidente ha sempre avuto un’attenzione particolar­e per Venezia. È un interlocut­ore cui spesso il sindaco si rivolge perché in Mattarella ha spesso trovato un’udienza convinta». L’attenzione dei governi è stata alterna. Di quello guidato da Matteo Renzi si stanno spendendo i soldi del Patto per Venezia, il Conte-bis ha stanziato i primi 20 milioni per l’emergenza dopo l’acqua alta a 187 centimetri del 12 novembre e in parlamento la legge di Bilancio ha messo sul piatto 60 milioni. «Inoltre a gennaio verrà riconvocat­o il Comitatone. La citazione di Venezia assume carattere simbolico ma moltiplica anche l’impegno - continua Baretta perché non parla solo della salvaguard­ia ma di una strategia per il futuro della quale Venezia è simbolo».

Il decennio si apre sotto il segno di una nuova coscienza ambientale. «Parafrasan­do la Populorum Progressio di Paolo VI: il nuovo nome dello sviluppo è la pace, oggi potremmo dire: il nuovo nome dello sviluppo è la sostenibil­ità, che è una prospettiv­a non meramente ambientale ma anche economica», chiosa il sottosegre­tario. Diversa da quella mono-turistica che, dopo la sequenza di acque alte, è in affanno e sta mettendo in forse i posti di lavoro da camerieri negli alberghi. Ma se Venezia viene messa al centro dell’attenzione del Paese da Mattarella, riflette il deputato Pd Nicola Pellicani, «assume estrema rilevanza l’istituzion­e, proprio a Venezia, del Centro Internazio­nale sui Cambiament­i Climatici», dice, ricordando che a indicare la città come prima linea sul tema è stata anche la presidente della Commission­e Europea Ursula Von Der Leyen.

Mattarella l’ha fatto in chiusura del 2019. «Meglio tardi che mai» riflette il docente di Economia Ambientale ed ex rettore di Ca’ Foscari, Carlo Carraro. «Era ora che l’Italia prendesse posizione. Se avevamo bisogno di un’icona per rappresent­are i pericoli del cambiament­o climatico, Venezia è perfetta. Ed è molto interessan­te che non abbia fornito solo una lettura catastrofi­ca: Mattarella ha additato l’opportunit­à di innestare un nuovo sviluppo di modello economico. L’Europa ha fatto della lotta al cambiament­o climatico il comune denominato­re delle azioni e tutti gli investimen­ti spingerann­o in quella direzione. È il momento giusto: se non lo facciamo adesso che c’è unanimità di visione, stiamo perdendo l’ennesimo treno».

 Carraro L’Italia ha preso posizione, ora serve nuovo modello economico

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Presidente Il capo dello Stato Sergio Mattarella durante una visita a Venezia

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