Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Cortina, truffe ai vacanzieri Decine di denunce
Dopo il caso dell’ex concorrente del Grande Fratello Roberta Beta
CORTINA Roberta Beta aveva versato una caparra per l’affitto di una villa a Cortina, però mai trovata. E l’uomo a cui ha dato i soldi è sparito.
CORTINA (BELLUNO) Un fenomeno diffuso e in aumento, quello delle truffe sulle case in affitto per brevi periodi nelle principali località turistiche del Veneto e a Cortina, in particolare. L’ultimo caso eclatante è quello della pr milanese ex concorrente del Grande fratello Roberta Beta, caduta alla vigilia di Capodanno in una disavventura simile. A confermare questo trend negativo è il capitano dei carabinieri Stefano Biasone, comandante dalla compagnia di Cortina d’Ampezzo. «Molto spesso — sottolinea l’ufficiale — siamo in presenza di annunci molto attendibili, che inducono le persone a cadere nel tranello». E sulla scrivania degli uffici dell’Arma della rinomata località turistica bellunese, assieme a quella della Beta, ci sono tante altre denunce. «I carabinieri mi hanno detto che non sono la prima», ha sottolineato Roberta Beta. E di sicuro, stando alle parole dell’ufficiale nemmeno l’ultima. «In questi periodi di festa, quando la domanda di alloggi aumenta — aggiunge il capitano — le truffe con questo sistema si acuisce. E sono in tanti a rimetterci, anche cifre importanti». Ma come funziona questo tipo di raggiro. È stata la stessa pr milanese a raccontarlo al Corriere del Veneto alla vigilia di Capodanno. «Individuo una bella villa su Booking.com, contatto la persona che se ne occupa per accordarmi sull’affitto e sul versamento della caparra». Che è bene sottolinearlo, ammonta a diverse migliaia di euro. «Seguo tutte le indicazioni ricevute, bonifico di acconto compreso — prosegue Beta — e lunedì sera, alla vigilia di Capodanno, ci mettiamo in viaggio. Una coppia di amici che doveva trascorrere le feste con noi e condividere la casa arriva prima e andati all’indirizzo riportato non trova la villa». Ecco il primo inghippo: il luogo prescelto non esiste o, ancora peggio, è in un’altra località. Uno specchietto per le allodole, insomma. «Gli amici mi avvisano e cerco di contattare il responsabile che comincia ad essere molto vago», continua l’ex concorrente del Gf. «Ci dice che ci saremmo visti in un determinato punto di Cortina, ci indica anche il tipo e il colore della sua automobile. Alla mia richiesta di invio della posizione Gps del luogo, mi risponde con una foto generica della zona». Ecco, dunque, che dalle parole della Beta emerge la parte finale della truffa: il disimpegno e la sparizione del nulla, con un bel gruzzoletto in tasca, del truffatore. «Di fronte a tanta vaghezza — prosegue ancora Beta — mi insospettisco e comincio ad incalzarlo, ma lui è sempre più vago. Fino a quando non sparisce del tutto, non prima però di essersi sincerato se noi avessimo effettuato il bonifico. Dopo di che il suo telefono resta muto». Il resto del racconto sono carte bollate a la denuncia ai carabinieri del centro sciistico bellunese, che in diverse occasioni si è trasformato in ufficio di consulenza per persone sospettose di essere incorse in una truffa. «Molti cittadini — spiega il capitano Biasone — sentendo puzza di bruciato ci chiedono aiuto. Non siamo un’agenzia immobiliare ma possiamo solo dare indicazioni per non incorrere in questo tipo di truffe. Da tempo abbiamo messo in campo una vera e propria campagna di sensibilizzazione e di prevenzione».
«Quando ci si rivolge a questo tipo di piattaforme per l’individuazione di una casa per le vacanze – conclude l’ufficiale – basta mettere in pratica dei piccoli ma semplici accorgimenti per non trovarsi in spiacevoli situazioni, come, ad esempio, confrontare con un qualsiasi sito di mappe online la corrispondenza dell’indirizzo che viene proposto nell’annuncio la stipula di un’assicurazione preventiva».