Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ragazzina ferita da un petardo Operata, ora rischia l’occhio
Brugine, la quattordicenne era in patronato. Il «botto» lanciato da coetanei: indagine aperta
BRUGINE (PADOVA) Una quattordicenne è stata ferita all’occhio dalla scheggia di un petardo esploso da coetanei. Operata, rischia l’occhio.
BRUGINE (PADOVA) Rischia di perdere un occhio una quattordicenne colpita dalla scheggia di un petardo durante i festeggiamenti per la notte di San Silvestro. L’incidente si è verificato subito dopo il countdown che aveva salutato l’arrivo del nuovo anno a Campagnola di Brugine, frazione del piccolo Comune del Piovese nella zona sud est della provincia padovana. Nell’area esterna al patronato, subito dopo la mezzanotte, diversi ragazzini che abitano nel paese e che si erano messi d’accordo per trascorrere la serata insieme, e con le loro famiglie, stavano lanciando mortaretti nel parcheggio, quando è accaduto un fatto particolarmente grava.
Una quattordicenne, molto nota nel Comune perché alla fine del 2017 era stata insignita del titolo di «sindaco del Consiglio dei ragazzi», è stata centrata da una scheggia provocata dall’esplosione di un «Mefisto», un tipo di petardo di libera vendita che se mal utilizzato può provocare conseguenze devastanti soprattutto al volto. La giovane è stata colpita all’occhio destro e ha perso molto sangue. Immediatamente sono stati attivati i soccorsi. All’esterno del patronato è intervenuta l’autoambulanza del Suem 118, che ha preso in carico la ragazzina.
Vista la complessità della lesione, l’adolescente è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Padova e ricoverata nel reparto di Chirurgia maxillo-facciale. L’hanno accompagnata i genitori. Per diverse ore la giovane paziente è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico: l’esito dell’operazione ancora non si conosce, così come i medici non si sbilanciano su quale sia la prognosi. Per capire se ci saranno danni permanenti, sarà necessario attendere le prossime ore e vedere come risponderà il bulbo oculare alle cure chirurgiche.
Dell’episodio intanto sono state informate le forze dell’ordine. I carabinieri della compagnia di Piove di Sacco sono intervenuti con una pattuglia per i sopralluoghi e per capire l’esatta dinamica di quanto avvenuto in quei momenti concitati. Sono in corso accertamenti che dovranno fare chiarezza soprattutto su eventuali responsabilità di chi ha lanciato il petardo, che quasi sicuramente è stato innescato da un coetaneo della sfortunata ragazzina. I militari vogliono capire chi sia stato ad accendere la miccia, se l’artifizio pirotecnico potesse essere maneggiato senza licenze e se la minorenne sia stata colpita anche da schegge di altro materiale, magari usato per rinforzare il petardo.
«Non avevamo vietato l’utilizzo dei fuochi d’artificio nel territorio del Comune — spiega il sindaco di Brugine, Michele Giraldo — lo abbiamo fatto negli anni scorsi, non era servito a nulla e anzi venivano sparati apposta. Non ci sono i mezzi per controllare un intero territorio. Era stata messa in piedi una campagna di sensibilizzazione ai rischi che provocano i botti e dispiace dover constatare come non sia servita a evitare questa disgrazia. Adesso c’è una famiglia che vive momenti terribili e un’altra che rischia di passare un bel guaio nei prossimi giorni, quando le responsabilità verranno accertate».
I ragazzini erano all’esterno nel parcheggio, dove hanno acceso questo mortaretto. Sono subito intervenuti i genitori, che stavano festeggiando all’interno, dov’era stata organizzata una festa privata dentro le sale del patronato. «Dispiace perché una notte di festa per una bravata rischia di trasformarsi in una vera tragedia», chiude il sindaco di Brugine.