Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
E Brugnaro attacca il Pd «Fa campagna elettorale»
VENEZIA «La dichiarazione del Pd di Verona? Un modo per iniziare la campagna elettorale a Venezia, facendo capire quanto il Pd tenga alla città». A margine del concerto di Capodanno alla Fenice, il sindaco Luigi Brugnaro torna sulla polemica innescata dai democratici veronesi che chiedono di cedere alla città di Giulietta il ruolo di capoluogo regionale. «Mi sembrano polemiche strumentali, Venezia è e resterà la capitale del Veneto — taglia corto Pierpaolo Baretta —. Tuttavia ha dato voce al sentimento diffuso di una città importante economicamente, da tempo più vicina alla Lombardia che al Veneto. Non a caso il Banco popolare ha guardato a Milano e non a salvare le due venete». Per il sottosegretario democratico al Mef, il problema risale a quando la Regione «guidata dal centrodestra, non è stata in grado di realizzare le città metropolitane, ma questo non può diventare la scusa per non parlare di che Veneto vogliamo». Anche il deputato Nicola Pellicani respinge le accuse lanciate dal primo cittadino lagunare. «Leggo la boutade del Pd veronese come una provocazione. L’attenzione di quanto il Pd tenga a Venezia è dimostrato dai fatti nelle ultime settimane» dichiara il politico veneziano, che elenca la discussione in corso per il rifinanziamento della Legge Speciale e l’emendamento che assegna 500mila euro l’anno per il Centro internazionale cambiamenti climatici. «Ora il sindaco non ha più alibi, che pensi a governare la città e a non lasciarla in balia di interessi privati».