Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Ore 3.17: primo parto in acqua a Treviso Farmata saluta il 2020, seguono 6 bimbi
Il nuovo anno interrompe (per un giorno) il trend negativo delle nascite con sette neonati
TREVISO Nascere il primo gennaio 2020, e quindi 01.01.2020, è già una gran bella data da scrivere sulla carta d’identità, di quelle che nessuno dimentica. Ma essere anche la prima bambina nata in provincia di Treviso, quando erano da poco passate le tre della notte di Capodanno, rende tutto ancor più magico. Si chiama Farmata, come «la figlia del nostro profeta» spiega la mamma. È una bimba piccola e dolcissima, nata con il primo parto in acqua registrato al Ca’ Foncello ed è figlia di due genitori senegalesi. Il papà Amadou Drame si trova ancora in Africa mentre mamma Bigue Diouf, 34 anni, in Italia dal 2009, è arrivata a Treviso a inizio dicembre per far visita alla famiglia. Ieri mattina guardava il suo frugoletto, avvolto in una tutina rosa, con gli occhi lucidi e un sorriso che non faceva trapelare la fatica del parto notturno o il poco sonno sulle spalle: la sua prima bambina ha aperto gli occhi al mondo alle 3.17 mentre in tutta Italia si festeggiava l’inizio di un nuovo decennio, coccolata dalle infermiere e dai medici dell’Ostetricia. Per gli operatori si è trattato anche di un intervento particolare: la vasca per il parto in acqua è stata inaugurata solo due mesi fa ed è stata testata per la prima volta per Farmata e la sua mamma.
Da tempo si parla di calo delle nascite e Treviso non fa eccezione, seguendo il trend nazionale: ieri mattina però, prima di mezzogiorno, nell’ospedale più grande della provincia sono arrivati sette nuovi bimbi e in reparto si respirava quasi aria di festa. Dopo Farmata infatti, alle 4 e mezza del mattino sono nati due gemellini figli di una coppia dell’Est Europa, e dopo di loro la sala parto è stata allietata di altri quattro vagiti.
«Speriamo che sia un buon auspicio per il 2020 – sorride la dottoressa Ilaria Pezzani -. Nel 2019 al Ca’ Foncello sono nati 2.218 bambini». Un leggero calo rispetto all’anno precedente, ma la notte di Capodanno ha già segnato un bel punto e ieri mattina, davanti alle vetrate del nido, decine di parenti, nonni e amici sorridevano agli ultimi arrivati in famiglia. Il terzo nato della Marca è un maschietto di nome Enea nato alle sei, alle prime luci del giorno, all’ospedale di Montebelluna. L’ultimo nato dell’anno scorso invece è stato registrato a Treviso e si chiama Leonardo.
Gli auguri sui canali social dell’Usl 2 hanno guardato proprio ai nuovi piccoli trevigiani, con un messaggio del direttore generale Francesco Benazzi a corredo di una fotografia scattata dal personale del reparto di Terapia intensiva neonatale del Ca’ Foncello, con un albero di Natale dietro un’incubatrice: «Un bimbo che nasce, una vita che inizia, un nuovo anno che comincia: ho pensato che questa splendida immagine meglio di qualsiasi parola potesse rappresentare e condensare la bellezza, l’importanza, la grandezza di ogni nuovo inizio anche, a volte, in presenza di qualche difficoltà. Auguri di cuore a tutti».