Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Dal rap verso il pop d’autore Con «Alessandro» un Ale-Ice più maturo punta all’essenziale
Quattro canzoni e un cambio di rotta dal rap al pop d’autore per il nuovo Ep. «Prendimi la mano» (la copertina al centro), «Nato fuori tempo», «Solo» e «Bambino» i quattro brani a comporre il nuovo album «Alessandro», scaricabile sulle piattaforme digital come Spotify. Per questo nuovo progetto il bellunese Alessandro Minichino (nella foto), in arte «Ale Ice», classe ’99, ha scelto di ripartire dal proprio nome, dalla propria identità, abbandonando il rap degli esordi e concentrandosi su brani intensi e personali, suonati in chiave acustica. «“Alessandro” sono io in musica — spiega Minichino — è un progetto che nasce volutamente minimal, spoglio da mode, ispirato alla musica degli Anni Settanta e Ottanta per concentrarsi unicamente sulla verità dell’essere se stessi». L’esordio del cantautore a 16 anni quando scrive e pubblica l’ep «È solo l’inizio» (2015). già col nome d’arte di «Ale Ice», lavoro prettamente rap che segue l’onda emergente del genere, nel quale è presente il «featuring» con «M2k», rapper campano membro della «Double haitch crew». Negli anni successivi registra altri due mixtape «Equilibrio» (2017), dalle rime dirette, in cui riflette su un mondo ingiusto nel quale bisogna trovare posto e «Nirvana» (2018), da cui è stato estrapolato il singolo «Tieni duro». Rime e flow lasciate alle spalle, oggi esce questo ultimo Ep «Alessandro», puramente da cantautore e acustico, scritto, cantato e suonato in solitaria con la sola collaborazione di Simone Da Pra in «Nato fuori tempo ».«“Alessandro” nasce in un momento in cui guardandomi intorno mi sentivo inadatto, fuori posto e tempo — sottolinea Ale Ice — La quantità conta più della qualità e così ritrovare l’essenza della musica non può che voler dire ridurla all’osso, ai soli due strumenti di chitarra e voce».